Il birrificio artigianale cuneese Baladin, che fattura 16 milioni, lancerà una campagna di equity crowdfunding da 5 milioni di euro su Mamacrowd
Baladin, leader e simbolo di eccellenza della birra artigianale in Italia, lancerà una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd con l’obiettivo di raccogliere fino a un massimo di 5 milioni di euro.
Presente in 47 Paesi, Baladin opera attraverso una strategia omnichannel con una rete B2B di circa 3.000 rivenditori e un e-commerce che ha servito, a oggi, 24.000 clienti. Nel 2022, ha conseguito un fatturato di 16,05 milioni di euro con un EBITDA del 20% e con un tasso di crescita superiore alla media del comparto.
Come riporta BeBeez.it, se l’aumento di capitale avrà successo, la diluizione totale dei tre principali azionisti ovvero la famiglia Musso (70%), Oscar Farinetti (16%) e il management (14%), dovrebbe essere pari a circa il 10%. Questo è un primo passo verso una possibile quotazione in Borsa , un obiettivo ambizioso per Baladin.
La campagna di crowdfunding
La campagna di crowdfunding, rientra all’interno di un ambizioso piano di sviluppo al 2028 che prevede una crescita significativa del fatturato, la creazione di un ciclo dell’acqua sostenibile attraverso la costruzione di un pozzo e l’avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia.
“Abbiamo scelto di aprire il capitale dell’azienda per crescere insieme alla nostra community e condividere il percorso che abbiamo immaginato per la Baladin del futuro. Il coinvolgimento di coloro che amiamo definire i baladiniani, che insieme a noi condividono valori identitari e filosofia del birrificio, rappresenta, infatti, uno dei pilastri dell’azienda. Non cerchiamo solo soci, ma veri e propri ambasciatori pronti a disegnare insieme a noi la Baladin di domani”, commenta Teo Musso, Ceo di Birrificio Baladin.
“Questa campagna di crowdfunding è una grande opportunità per Baladin in quanto ci consentirà di compiere un significativo salto dimensionale e di sviluppare ulteriormente alcuni valori fondanti della nostra realtà. L’apertura del capitale rappresenta, inoltre, un primo importante approccio ai mercati finanziari” conclude Isaac Musso, Crowdfunding Manager & Investor Relation di Birrificio Baladin.
Lo sviluppo del fatturato e della produzione
Il mercato delle birre artigianali presenta importanti opportunità di crescita e di consolidamento rispetto al mercato mondiale della birra, stimato nel 2022 in 660 miliardi di dollari, con un CAGR previsto al 2028 del 2%. Le previsioni parlano, infatti, di un CAGR al 2027 delle birre artigianali pari a circa il 15% a livello mondiale e del 6% a livello europeo.
In questo contesto, Baladin investirà nello sviluppo del fatturato e del valore del brand, con l’obiettivo di mantenere l’indipendenza e di raggiungere una produzione nello stabilimento di Piozzo di 50.000 ettolitri/anno di birra artigianale.
La crescita passerà attraverso alcune direttrici prioritarie, tra cui lo sviluppo della strategia di Marketing e Comunicazione, interventi sui canali di vendita omnichannel in Italia e il potenziamento sui mercati internazionali.
La creazione di un ciclo dell’acqua sostenibile
I fondi raccolti verranno impiegati anche per implementare il “Baladin Green Project” che ha l’obiettivo di rendere autonomo il birrificio nel reperimento dell’acqua per creare un “ciclo dell’acqua circolare” che garantirà sicurezza nella continuità di produzione anche in caso di crisi idrica e di ridurre l’impatto del consumo idrico sul territorio.
Le acque di scarto saranno depurate biologicamente e riutilizzate per irrigare i campi attorno al birrificio.
Avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso
Il birrificio recentemente acquisito a Bernareggio in Lombardia nel 2022 sarà la sede di Open Hub, il primo birrificio condiviso d’Italia, con produzione gestita dal team Baladin che assicurerà alti standard qualitativi, disponibilità del prodotto e una rete vendita dedicata, altamente qualificata.
Il progetto Open Hub, al via dalla seconda metà del 2024, coinvolgerà 5 birrifici artigianali italiani creando 6 birre da offrire, esclusivamente in fusto, alla rete commerciale dei grossisti che operano nel mercato Horeca, rispondendo così all’alta domanda del mercato delle birre in fusto che oggi non viene sfruttato appieno dai produttori di birra artigianale.
Nel 2028 l’obiettivo sarà la produzione di 50.000 ettolitri/anno che si sommeranno a quelli prodotti nello stabilimento di Piozzo.
Gli obiettivi di Beer Revolution
Complessivamente, al 2028 il birrificio ha l’obiettivo di raggiungere ricavi per 50 milioni di euro, con un CAGR del 22% circa, e una produzione di 100.000 ettolitri/anno tra i 2 siti produttivi di Piozzo e Bernareggio.
Il progetto di equity crowdfunding consentirà a Baladin di mantenere la propria indipendenza e di confermare la propria vocazione di produttore di birra artigianale.