Il potenziale del reward crowdfunding non risiede solo nella raccolta di fondi ma anche nella creazione della brand awareness. Per ottenere questi obiettivi, però, è necessaria un’accurata pianificazione strategica
Agire sulla base di un concetto e trasformarlo in un servizio o in un prodotto di successo non è un compito facile. Il reward crowdfunding può essere una risorsa per farlo, ma per avere successo nel raccogliere il capitale iniziale e costruire al contempo la brand awareness, è necessaria una pianificazione strategica meticolosa.
Ecco alcuni spunti.
- Vendere l’idea in pochi secondi – Vale la pena di spendere molto tempo a pensare al titolo del progetto da un lato e a una sintesi in due frasi dall’altro, in modo che chi si imbatte nella pagina può capire al volo quale sia il problema che il prodotto o il servizio cerca di risolvere. E quindi è consigliabile progettare il titolo, un sommario e la pagina pensando di avere solo pochi secondi per catturare l’attenzione del pubblico.
- Vendere il “perché”, non solo il “cosa” – Il “perchè” si è deciso di creare il prodotto o il servizio è un’opportunità molto forte di raccontare una storia personale e di connettersi con la comunità che ruota attorno alla piattaforma. La gente sta sì comprando il vostro prodotto, ma anche la vostra storia. Alla comunità del crowdfunding piace sapere perché si è deciso di abbandonare quello che si stava facendo e si abbia puntato tutto per portare qualcosa di nuovo nel mondo. E’ una grande parte di ciò che rende il crowdfunding un modo così unico per finanziarsi.
- La fase di pre-lancio non va tenuta segreta – Prima di lanciare la campagna è fondamentale coinvolgere la cerchia più ristretta degli amici, parenti e contatti stretti ed è praticamente sicuro che nessuno di loro abbia intenzione di rubare la vostra idea. Quindi non c’è nessuna ragione per mantenere il prodotto o l’idea di business segreti prima del lancio. Amici e familiari sono tra l’altro più disposti a condividere il lancio e questo è tutto quello che serve per avere la propria campagna pronta al decollo.
- Mantenere l’obiettivo di raccolta più basso possibile – Ci sono una serie di vantaggi nel mantenere l’obiettivo di raccolta il più basso possibile. Un obiettivo di 5K che raggiunge 110K appare più impressionante di una campagna con 100K di obiettivo che raggiunge 110K. Se, infatti, si raggiunge l’obiettivo in pochi giorni, è assai probabile che il progetto venga inserito dalla piattaforma tra le campagne “più popolari”, aumentandone così esponenzialmente la visibilità.
- Assumere che la timeline di produzione sarà ritardata – Un punto chiave è di rimanere conservativi nella definizione della timeline di consegna del prodotto. Può infatti facilmente accadere che si verifichino ritardi di produzione e quindi nella consegna. Il che potrebbe essere controproducente. Se il prodotto oggetto della campagna, viene “pre-acquistato”, come molti fanno, per fare, per esempio, un regalo di Natale, non riuscire a consegnarlo in tempo creerebbe un grave imbarazzo (eufemisticamente) al backer che non sarebbe più disposto a seguire un’ulteriore campagna o, peggio, a consigliare l’acquisto del prodotto. Meglio allora avere davanti un arco temporale di sicurezza.
- Pianificare in anticipo un obiettivo di “metà-campagna” – Un modo per ottenere un rinnovato slancio durante la campagna è di presentare un obiettivo introdotto a metà campagna che sblocchi una nuova ricompensa una volta raggiunto. E’ l’occasione per risollecitare i sostenitori e per aumentare la probabilità che condivideranno il progetto.