L’Università californiana di Berkeley ha lanciato un piattaforma di crowdfunding dedicata ai progetti di studenti professori e ricercatori. In Italia, esiste già quella dell’Università di Pavia
L’Università californiana di Berkeley aveva rivelato l’anno scorso la sua intenzione di lanciare una piattaforma di crowdfunding. Il lancio è avvenuto finalmente la scorsa settimana. Pur se ancora in “fase beta”, il sito permetterà a studenti, docenti e ricercatori di raccogliere fondi per i propri progetti. Il sito è stato lanciato con 5 campagne crowdfunding relativamente limitate quanto a target di raccolta.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “The Daily Californian”, la piattaforma di crowdfunding è un “programma pilota” per valutare quanto sostegno le campagne possano generare: “L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di acquisire nuovi donatori e capire un po’ di più su chi sono i donatori che contribuiscono a questo tipo di progetti“, ha detto Lishelle Blakemore, responsabile esecutivo del sito crowdfunding.
La Blakemore ha aggiunto che il processo di valutazione per la candidatura delle campagne sarà estremamente “rigoroso” e il 2,5% dei ricavi generati dai progetti di successo sarà trattenuto dalla piattaforma, ma si tratta di una percentuale assai minore rispetto a piattaforme come Kickstarter o Indiegogo.
Le aspettative sono che la piattaforma diventi un punto di riferimento permanente per la comunità dell’Università di Berkeley. Le campagne di crowdfunding avranno una durata di 30 giorni, e i fondi verranno trasferiti interamente ai creatori, anche se l’obiettivo di finanziamento non fosse pianamente raggiunto. Il sito è stato realizzato tramite ScaleFunder, un fornitore di servizi di crowdfunding white label specializzato nell’istruzione superiore.
Ricordiamo che un progetto analogo è stato lanciato nel Dicembre 2014 dall’Università di Pavia con la piattaforma Universitiamo, riscuotendo un incoraggiante successo.