Anders&Winst Italia ha lanciato una campagna di equity crowdfunding per finanziare la diffusione di un sistema di didattica per le scuole basato su Tablet e Internet
Sulla piattaforma CrowdFundMe è stata lanciata la campagna di equity crwdfunding di Anders&Winst Italia, costola italiana di una multinazionale olandese specializzata in servizi di e-learning. La campagna ha l’obiettivo minimo di raccogliere €100.000 a fronte del 5,6% del capitale, per una valutazione pre-money di 1,7 milioni (qui la nostra scheda sintetica).
La società nei primi quattro mesi del 2017 ha introdotto il tablet in oltre 400 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado nel nostro Paese, coprendo un totale di circa 23mila studenti.
L’obiettivo è di migliorare i risultati di apprendimento dei bambini e convertire al digitale oltre 10 milioni di alunni italiani nei prossimi tre anni, dotando le scuole di un laboratorio per la didattica digitale composto da tablet 7” o 9” e un modem 4G per la connessione a internet. Grazie a questi strumenti, docenti e studenti potranno scegliere di utilizzare una o entrambe le piattaforme didattiche messe a disposizione da AWI: Ticit, con prestazioni complete e di alto livello, per tutte quelle realtà che già conoscono i benefici del digitale applicato alla didattica e Kpito, servizio adatto a chi desidera muovere i primi passi in questo mondo, garantendo elevati standard di qualità, abbinati a costi bassi e semplicità di funzionamento.
L’eventuale successo della raccolta consentirà di investire per l’evoluzione dei software Kpito e il continuo aggiornamento e ampliamento dei contenuti.
“Per usare le nostre piattaforme non serve una preparazione tecnica – spiega Michael Blok, direttore generale di AWI – ma la voglia di mettersi in gioco. I benefici poi sono sorprendenti: gli studenti migliorano la capacità di apprendimento grazie all’adattività e al feedback immediato, i docenti risparmiano tempo nella correzione dei compiti e nella preparazione delle lezioni e i dirigenti scolastici possono tagliare i costi legati all’uso della carta”.