Caso Lemonway: l’appello di InnovUp a Bankitalia per scongiurare lo stop al lending crowdfunding italiano

InnovUp chiede a Banca d’Italia una proroga dell’applicazione del divieto di stipulare nuovi contratti con Lemonway per evitare lo stop al mercato del lending crowdfunding italiano

 

Bankitalia vs Lemonway

 

InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem, l’Associazione no-profit e super partes che rappresenta l’intera filiera dell’innovazione italiana, si fa portavoce delle preoccupazioni espresse dalle piattaforme di lending crowdfunding associate, segnalando le grosse criticità che il settore potrebbe affrontare a seguito della vicenda Lemonway.

L’istituto di pagamento francese attualmente gestisce, tra l’altro, le transazioni di oltre 200 piattaforme di crowdfunding in 29 Paesi europei e la maggior parte di quelle italiane.

Il provvedimento di Banca D’Italia contro Lemonway

Lo scorso 8 agosto, infatti, Banca d’Italia ha emanato un provvedimento provvisorio che riduce l’operatività di Lemonway nell’ambito di un’indagine ispettiva, che parrebbe legata a temi di adeguamento di procedure interne, AML (Anti-Money Laundering) e KYC (Know Your Customer) in relazione all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1503 del 2020.

Il provvedimento adottato da Banca d’Italia prevede, al momento, il divieto per la fintech francese di stipulare nuovi accordi per l’offerta di servizi di pagamento, di introdurre nuovi prodotti o servizi per la clientela e di aprire nuovi conti di pagamento per gli utenti delle piattaforme già convenzionate.

Tuttavia, fino al 31 ottobre 2024, tale misura non si applica ai servizi di pagamento offerti da Lemonway ai gestori di portali di crowdfunding già autorizzati, come ECSP, in base al Regolamento Europeo 1503 del 2020.

La “spada di Damocle” sul settore del lending crowdfunding

Fino a questa data, l’apertura di nuovi wallet, l’erogazione e la restituzione dei prestiti potranno proseguire regolarmente senza alcuna conseguenza per i portali di lending crowdfunding, già autorizzati, che utilizzano Lemonway e i loro utenti (investitori e Società titolari di progetto).

Resta invece bloccata l’operatività dei nuovi portali autorizzati successivamente all’adozione del suddetto provvedimento che non abbiano nel frattempo cambiato fornitore di servizi di pagamento.

Tuttavia, la data si sta avvicinando rapidamente senza che i portali abbiano avuto indicazione alcuna su ciò che potrebbe accadere dopo il 31 di ottobre, in relazione all’operatività di Lemonway.

Non è chiaro, ad esempio, se saranno emesse misure inibitorie più gravi, se le misure restrittive già adottate saranno prorogate e così via e, quindi, senza alcuna chiarezza sulla prosecuzione della propria attività che, allo stato, è strettamente dipendente da quella di Lemonway.

Non ci sono ancora sul mercato alternative a Lemonway

Se un provider è inadeguato, si potrebbe trovare un’alternativa.

Ma, come riferisce Tommaso Baldissera Pacchetti, ceo e fondatore di CrowdFundMe, tra le prime piattaforme leader in Italia nel crowdinvesting, intervistato da Bebeez.it, ci sono dei provider alternativi, anche italiani, per esempio TP Pay del gruppo TAS, i cui meccanismi sono tuttavia basati su logiche diverse rispetto a quelle adottate da Lemonway.

In altri termini, occorre riscrivere i software di esecuzione. E per farlo occorre tempo.

Una stima realistica è circa 4 mesi, ma poi bisogna procedere al trasferimento degli account da Lemonway al nuovo provider. Occorrono tanti controlli perché non sono consentiti errori”, riferisce a BeBeez un altro operatore.

La richiesta di InnovUp a Banca D’Italia

A fronte di tale scenario, InnovUp intende richiedere alle Autorità se abbiano effettivamente valutato la posizione dei portali autorizzati a operare da meno di un anno, i quali necessitano di un periodo di circa 9 mesi per gestire adeguatamente un’eventuale transizione verso altri operatori.

Per le piattaforme di lending crowdfunding, infatti, i tempi tecnici per sostituire un fornitore cruciale come Lemonway, principale partner finanziario del settore in Italia, mercato in cui attualmente le alternative sono limitate, richiedono diversi mesi.

Si ritiene pertanto opportuno considerare adeguatamente anche l’utilità per i portali di disporre di un congruo periodo di tempo per valutare e implementare soluzioni alternative, se necessarie/indispensabili, evitando così di dover interrompere le campagne di raccolta fondi già in corso da parte degli emittenti e di non poter più coinvolgere nuovi investitori.

Il Presidente InnovUp Cristina Angelillo ha commentato: “Come Associazione di categoria che rappresenta la filiera dell’innovazione, di cui le piattaforme di crowdfunding sono parte integrante, manifestiamo preoccupazione per il futuro di un mercato che, nei prossimi mesi, potrebbe subire significativi cambiamenti. Un mercato che, già negli scorsi mesi, ha subito forti rallentamenti a causa della nuova normativa europea e dei lunghi processi autorizzativi nazionali e che, ora, potrebbe registrare una nuova battuta d’arresto. Un danno non solo per il settore, ma per tutte le realtà innovative che utilizzano il crowdfunding quale strumento fondamentale per finanziare i loro progetti di sviluppo”.

Chi è InnovUp

InnovUp è l’associazione no profit e super partes che dal 2012 rappresenta e unisce la filiera dell’innovazione italiana: Startup, Scaleup, PMI innovative, Centri di innovazione, incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici, startup studio/venture builder, piattaforme di crowdfunding, studi professionali, società di consulenza e corporate.

InnovUp lavora per rafforzare e promuovere l’ecosistema dell’imprenditorialità innovativa italiana attraverso 3 aree di attività principali:

  • Advocacy (gruppi di lavoro, position paper, audizioni parlamentari e interlocuzioni ministeriali per promuovere una normativa favorevole allo sviluppo delle imprese innovative),
  • Networking (tavoli di categoria, chat associative, eventi, matching e roadshow per connettere i player del settore),
  • Knowledge (osservatori, report, survey, webinar, newsletter e academy per far crescere la conoscenza dell’ecosistema, nel contesto nazionale e internazionale).

Inoltre, InnovUp è referente italiano di IASP (International Association of Science Parks and Areas of Innovation), ESN (European Startup Network), EBN (European Business and Innovation Centre Network), EBAN (European Business Angels Network), AFS (Allied for Startups) e EuroCrowd.

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