La fintech italiana con Banco Desio ha lanciato Credimi Start, un finanziamento che permette a micro e piccole imprese di ottenere 20 mila euro rimborsabili in 5 anni a partire dal 2021
Banco Desio e la fintech attiva nel factoring digitale Credimi hanno stanziato 50 milioni di euro per le PMI. Le risorse, provenienti dalla banca brianzola, stanno impiegate per sottoscrivere veicoli di cartolarizzazione di Credimi. I proventi saranno destinati alle imprese colpite dalla crisi dovuta al coronavirus e situate nelle 45 province delle regioni Lombardia, Umbria, Liguria, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo, le quali potranno richiedere finanziamenti coperti al 90% dal fondo di garanzia, per un ammontare pari al 25% del fatturato 2019. I finanziamenti – con durata 5 anni, un anno di pre-ammortamento e inizio di rimborso nel settembre 2021, sono accessibili a imprese con meno di 500 dipendenti e un fatturato sopra i 100 mila euro. La procedura per richiederli è completamente digitale e la risposta arriva entro 3 giorni.
Alessandro Decio, amministratore delegato e direttore generale di Banco Desio, ha commentato: “Un altro importante passo per supportare al meglio l’economia dei territori dove operiamo. Avere siglato l’accordo con Credimi consentirà di affiancare alla tecnologia fintech la solidità e la vicinanza al cliente peculiarità di Banco Desio. Il mondo delle imprese, soprattutto in questa particolare situazione, ha necessità di risposte in tempi rapidi e di procedure semplificate. Siamo convinti che questa partnership lo consentirà, fornendo alle pmi uno strumento agile per fronteggiare l’emergenza e accedere nel modo più snello alla liquidità necessaria anche in linea con quanto auspicato dal decreto”.
Ignazio Rocco, fondatore e amministratore delegato di Credimi, ha aggiunto: “Le richieste di finanziamento che riceviamo provengono già oggi per il 50% dalle province in cui opera Banco Desio, e che tra l’altro sono tra le aree più gravemente colpite dall’emergenza Covid-19. La collaborazione tra Banco Desio e Credimi è un ulteriore esempio che dimostra come i vari attori finanziari possano lavorare insieme per migliorare questo Paese. Grazie al nostro accordo, Banco Desio ha deciso di sostenere i territori in cui opera, concedendo liquidità nel modo più efficace e veloce possibile per quella fascia di aziende più piccole e con meno risorse a disposizione. Molte società hanno infatti il timore di non riaprire più, ma ce ne sono anche molte altre che stanno provando a reinventarsi: poter accedere velocemente e con poca burocrazia al credito permette loro di avere nei tempi corretti le risorse per risollevarsi o ripensare completamente al modello di business, perché dopo il Covid-19, nulla sarà più come prima”.
Chi è Credimi
Fondata da Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di BCG, insieme a un team di giovani con esperienza tecnologica e finanziaria, Credimi è attiva nell’invoice financing e nei prestiti alle pmi. Sinora raccolto oltre 18 milioni di euro di capitali dagli investitori, grazie a due diversi round: il primo da 8 milioni in due tranche successive chiuse a febbraio 2016 da noti imprenditori e professionisti della finanza e l’altro da 10 milioni di euro nel settembre 2018, guidato da UV2 (United Ventures sgr) e Vertis Venture 2 Scaleup (Vertis sgr). Credimi ha raggiunto 742,7 milioni in termini cumulati dall’inizio dell’attività, di cui 486 milioni soltanto nel 2019. Lo scorso anno ha iniziato poi a operare anche sul lending a medio-lungo (vedi qui il Report BeBeez 2019 private debt, direct lending e lending fintech, scopri qui come abbonarti).
Nel maggio scorso Banca Sella, già attiva nell’open banking, nell’ambito delle iniziative che sta avviando per supportare l’economia e i clienti in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19, ha firmato un accordo con Credimi, nella quale detiene anche una partecipazione. Grazie a questa partnership, Banca Sella potrà garantire ai propri clienti, che svolgono attività economica rientrante nel perimetro previsto dal cosiddetto Decreto Liquidità, tempi ancora più rapidi per la gestione delle domande di finanziamento previste dal decreto, che prevede la possibilità di richiedere un prestito fino a 25 mila euro o comunque non superiore al 25% dei ricavi 2019, con la copertura del fondo di garanzia del 100%.
Lo scorso aprile Credimi ha strutturato la cartolarizzazione Italianonsiferma con Generali, tramite il suo Fondo Straordinario Internazionale lanciato per fronteggiare l’emergenza coronavirus, che sarà anchor investor della tranche junior, con una quota da 10 milioni di euro su un target finale di raccolta di 100 milioni. Nel marzo scorso, invece, la fintech ha lanciato Credimi Start, un nuovo prodotto di finanziamento dedicato alle piccolissime imprese e alle startup, per aiutarle a superare il difficile momento di mercato creatosi per effetto del contagio da coronavirus. A inizio 2020 Credimi aveva lanciato Credimi Capitale Umano, una formula di finanziamento volta a sostenere la crescita delle pmi e dell’occupazione in Italia, lanciata in partnership con Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro quotata al segmento Star di Borsa Italiana.
Nel luglio 2019 Credimi ha cartolarizzato un portafoglio di crediti del valore lordo di 13 milioni di euro originati nell’ambito dell’iniziativa Credimi Futuro. Nel corso dell’anno sono stati poi cartolarizzati altri crediti originati sempre da Credito Futuro per un totale di 20 milioni, mentre oltre 40 milioni di euro sono stati originati nell’ambito dell’altra iniziativa di prestito a medio-lungo termine, battezzata Credimi Flexi. Inoltre, secondo quanto riporta BeBeez, Banca Generali nel corso del 2019 ha collocato alla sua clientela professionale un prodotto strutturato con sottostante 60 milioni di euro di crediti a medio-lungo termine a PMI italiane che sono stati offerti sulla piattaforma Credimi. A oggi, Banca Generali sta studiando con Credimi un nuovo impegno di investimento sul fronte dei prestiti a medio-lungo termine alle pmi, sempre per un prodotto da proporre alla sua clientela professionale.