Crescono gli investimenti stranieri nell’immobiliare italiano e il crowdfunding si ritaglia un ruolo

In un convegno organizzato da Lexia in collaborazione con Promos Italia e Invest in Lombardy, emerge la crescita degli investimenti immobiliare stranieri in Italia

 

Lexia convegno su investimenti immobiliari stranieri in Italia

 

Il mercato immobiliare italiano è sostenuto da una congiuntura economica favorevole, che vede un netto aumento degli investimenti dall’estero.

Secondo i dati più recenti, infatti, entro il 2025 il volume totale delle transazioni immobiliari in Italia potrebbe superare i 140 miliardi di euro, rendendo l’Italia una delle destinazioni più attraenti per gli investitori immobiliari in Europa.

E’ lo spunto in base a cui LEXIA  ha organizzato lo scorso 28 novembre un evento, in Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, dal titolo “Italian Real Estate: Experience the Advantage of Investing”, in collaborazione con Promos Italia, l’Agenzia Nazionale del Sistema Camerale per l’Internazionalizzazione delle Imprese, all’interno del progetto Invest in Lombardy.

L’evento è stato un’opportunità unica per esplorare le nuove tendenze del mercato immobiliare italiano, con focus su innovazione tecnologica, fiscalità e aste immobiliari, grazie alla  partecipazione di diversi relatori, provenienti da, tra gli altri, LEXIA, PROMOS ITALIA, Simplex Domus, Dove.it e Cushman & Wakefield.

Un team di Lexia dedicato all’immobiliare

LEXIA è uno studio legale indipendente fondato nel 2016 da Alessandro Dagnino e Francesco Dagnino, con uffici a Milano e Palermo, specializzato in M&A, Private Equity & Venture Capital, Capital Markets, Financial Services Regulatory & Fintech, diritto tributario ed Energy.

Nell’ultimo anno, il team LEXIA ha gestito un volume crescente di operazioni per conto di investitori, primari family office e HNWI internazionali, provenienti in particolare dai mercati arabi, USA e UK.

La continua domanda di servizi specializzati, combinata all’avvio di partnership con primarie agenzie di real estate e broker, ha reso indispensabile una struttura dedicata per supportare al meglio clienti esteri e italiani.

Gli investimenti immobiliari dall’estero

In un’intervista rilasciata a Crowdfunding Buzz, Elmira Shahbazi e Gabriel Zurlo Sconosciuto di LEXIA, hanno sottolineato un punto che è emerso anche durante il convegno.

L’Italia è uno dei paesi che non dà un visto direttamente legato all’acquisto di immobili, in quanto l’Italia è considerata un “sogno” e la domanda di immobili da parte di stranieri è già molto forte. La domanda estera di investimenti immobiliari non ha dunque bisogno di incentivi.

Un punto sottolineato anche da Arya Shoaee di Luxury Homes che ha offerto una prospettiva sul crescente interesse degli investitori americani per il mercato immobiliare italiano, attirati da un mix unico di cultura, lifestyle e incentivi fiscali e ha enfatizzato le potenzialità di regioni meno conosciute come Puglia e Sicilia, accanto alle destinazioni classiche.

Lo conferma a Crowdfunding Buzz Gabriel Zurlo di Lexia che ha messo in luce le opportunità nel Sud Italia, in particolare in Puglia, grazie alla riqualificazione di immobili storici e ai finanziamenti regionali.

Ma sono in particolare Milano e la Lombardia ad attrarre maggiormente gli investitori internazionali. Carlo Capra di Assolombarda ha sottolineato che, negli ultimi anni, oltre il 55% degli investimenti immobiliari a Milano è stato effettuato da investitori stranieri, una percentuale superiore a quella di molte altre città europee.

Lexia e il crowdfunding

Il team dedicato di Lexia non trascura, peraltro, il lending crowdfunding in generale e quello immobiliare.

Lo studio legale ha infatti assistito alcune piattaforme nel processo di autorizzazione tra le quali Profit Farm, autorizzata da Consob pochi giorni fa (vedi qui l’articolo di Crowdfunding Buzz).

Inoltre, durante il convegno, Antonio Perrone di Lexia ha esaminato i meccanismi fiscali legati agli investimenti immobiliari in Italia, concentrandosi sul crowdfunding immobiliare. Ha illustrato come strumenti innovativi possano ridurre l’impatto fiscale per gli investitori, con opportunità di risparmio significative tramite schemi come il lending crowdfunding, in grado di sfruttare normative europee per aliquote vantaggiose.

Aspetti Fiscali del Lending Crowdfunding

Perrone ha approfondito le implicazioni fiscali dello schema, evidenziando le opportunità di ottimizzazione:

  • Riduzione delle Aliquote: Attraverso l’applicazione della Direttiva Madre-Figlia o di trattati contro la doppia imposizione, l’aliquota di ritenuta sui dividendi può essere ridotta dal 26% al 15% o addirittura allo 0%.
  • Super Ammortamenti: L’utilizzo di contratti di sub-partecipazione consente una maggiore flessibilità nella gestione degli utili e una separazione dei progetti per garantire un trattamento fiscale favorevole.
  • Tassazione Locale Ridotta: Gli strumenti finanziari emessi dalla SPV possono beneficiare di un’aliquota agevolata dell’1,2% prevista dalla normativa italiana per i dividendi distribuiti a società residenti nell’UE.

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