Il rapporto 2020 di Starteed sul crowdfunding rileva una crescita di tutte le modalità di raccolta: lending (+75%), equity (+95%) donation e reward (+38%)
Un miglior contesto normativo e una maggiore professionalizzazione degli operatori ha trainato la crescita del crowdfunding in Italia, passato da una raccolta cumulata di 65,6 milioni del 2015 agli oltre 772,8 milioni del 2020, di cui 333 milioni (+75%) solo nell’anno appena concluso. Lo rileva il rapporto sul settore rilasciato la scorsa settimana da Starteed, una crowd-company torinese che sviluppa soluzioni nel mercato del crowdfunding, con l’obiettivo di fornire infrastrutture tecnologiche personalizzate e servizi specializzati per chi vuole creare modelli finanziari più efficaci e trasparenti.
Domina ancora il lending crowdfunding (179,5 milioni raccolti nel 2020, con una crescita del +75% rispetto all’anno precedente), ma crescono anche equity crowdfunding (122,5 milioni e +95%) e donation e reward crowdfunding (31 milioni e +38%).
Le rilevazioni di Starteed, almeno per quanto riguarda l’equity crowdfunding, appaiono più elevate rispetto a quelle del nostro osservatorio su equity crowdfunding. A quanto ci risulta, la differenza dovrebbe essere dovuta al fatto che Starteed rileva anche le campagne ancora aperte al 31/12 ma che, comunque, abbiano superato l’obiettivo minimo, mentre Crowdfunding Buzz considera solo le campagne effettivamente chiuse entro l’anno.
L’equity crowdfunding ha subito le conseguenze negative dell’incertezza legata al coronavirus nella parte centrale del 2020, ma alla fine ha registrato comunque ottimi risultati grazie a un forte incremento dell’offerta del mercato immobiliare e di veicoli di investimento, che hanno mitigato il rischio legato all’investimento in singole startup. Il rapporto ha rilevato una crescita importante nel donation e reward crowdfunding, sebbene la maggioranza dei fondi siano stati raccolti dalla piattaforma GoFundMe, che essendo estera, non è stata presa in considerazione dello studio di Starteed. Il Lending invece sembra non aver subito gli effetti della pandemia, continuando la sua solita incalzante crescita e confermando il suo ruolo sempre più rilevante nel finanziamento alle PMI oltre che per i finanziamenti per i privati.
Nel donation e reward crowdfunding, le 5 piattaforme con una maggiore raccolta sono state Forfunding; Rete del Dono; Kendoo; Produzioni dal Basso ed Eppela. Nell’equity crowdfunding, i risultati migliori in termini di raccolta sono stati ottenuti da Opstart; CrowdFundMe; Walliance; Mamacrowd e BacktoWork. Nel lending crowdfunding, hanno prevalso: Borsa del Credito; October; Prestiamoci; Soisy e Rendimento Etico. Da segnalare la spinta propulsiva del crowdfunding immobiliare, che ha permesso di raccogliere in periodi brevissimi importi molto alti sia lato lending che equity crowdfunding.
Secondo Starteed, i fattori di rischio per la crescita del crowdfunding nel 2021 sono la tenuta dell’economia italiana e l’avanzamento dell’offerta da parte delle piattaforme straniere.