Il portale italiano di equity crowdfunding Crowdfundme, quotato all’Aim, ha annunciato che sta preparando le emissioni di minibond di Hal Service e i-RFK
CrowdFundMe, il portale di equity crowdfunding italiano quotato all’Aim Italia dal marzo 2019, è stato appena autorizzato da Consob a collocare agli investitori retail anche obbligazioni. La notizia era attesa da mesi, dal momento che CrowdFundMe aveva presentato una istanza per il collocamento dei titoli di debito a Consob nel novembre 2019.
Al fine di garantire massima trasparenza e aumentare la qualità delle informazioni sulle aziende che scelgono di emettere minibond, CrowdFundMe ha stretto una partnership con l’agenzia di rating fintech italiana Modefinance, che fornirà un rating indipendente sulle emissioni. CrowdFundMe è diventata quindi il terzo portale accreditato in Italia per l’emissione e la sottoscrizione di minibond, subito dopo Fundera (Gruppo Frigiolini & Partners Merchant), autorizzata nel gennaio scorso e Opstart, autorizzata anch’essa questo mese.
In pipeline per CrowdFundMe ci sono le emissioni di minibond su ExtraMot Pro3 (di cui CrowdFundMe è autorizzata come listino sponsor), da parte di Hal Service e Innovative RFK (i-RFK). La prima è una società di informatica e telecomunicazioni che fornisce servizi di connettività e consulenza tecnologica e organizzativa a istituzioni, aziende private e pubbliche. Hal Service lancerà un prestito obbligazionario nel giugno 2020, con un obiettivo di raccolta 1 milione di euro. Ha sede a Borgosesia (Vercelli), conta 15.000 clienti attivi, e dal 2006 distribuisce banda larga wireless, wired, fibra ottica e servizi web con la propria rete WIC. Nel 2019 ha registrato ricavi pari a 4,2 milioni, contro i 3,9 milioni del 2018, con un margine ebitda del 14,6% e stima per il 2020 un volume d’affari di 5,3 milioni. Data la sua attività, non ha risentito dell’impatto da Covid-19.
i-RFK nei prossimi mesi emetterà minibond con obiettivo di raccolta massimo 5 milioni di euro. Innovative-RFK (i-RFK) spa è stata fondata nel 2017 da Paolo Pescetto, Massimo Laccisaglia e Andrea Rossotti, forti dell’esperienza di Red-Fish Kapital, società che opera nel campo degli investimenti in private equity con investimenti per circa 50 milioni di euro in modalità club deal. Investe in startup innovative con un track record positivo sia per fatturato che per profitto, già mature e che potrebbero essere quotate all’Aim, a multipli di ebitda pari a 5-7 volte, con un ticket medio di investimento di 500mila-2 milioni di euro, posizionandosi a metà strada tra private equity e venture capital, similmente al veicolo StarTip di Tamburi Investment Partners.
i-RFK è sbarcata su Euronext Access lo scorso 27 dicembre 2019, dopo aver lanciato sulla piattaforma CrowdFundMe nel settembre 2019 una campagna di equity crowdfunding, che ha raccolto 2,5 milioni di euro, pari al 23,5% del capitale.
La nuova normativa sul crowdfunding
Il collocamento del private debt sulle piattaforme di crowdfunding è stato reso possibile dalla Legge di Bilancio 2019, che ha introdotto la possibilità per le piattaforme di ospitare campagne di raccolta di strumenti di debito emessi da pmi, sebbene sottoscrivibili soltanto da investitori professionali, a differenza di quanto è invece previsto per le quote di capitale in offerta nelle campagne di raccolta di capitale di rischio.
La Legge di Bilancio ha introdotto in particolare il nuovo comma 1-ter all’articolo 100-ter del TUF, che prevede che la sottoscrizione di obbligazioni o di titoli di debito sia riservata agli investitori professionali e a particolari categorie di investitori eventualmente individuate dalla Consob e sia effettuata in una sezione del portale diversa da quella in cui si svolge la raccolta del capitale di rischio.
Consob, aveva pubblicato lo scorso 20 giugno, per consultazione pubblica, una proposta di modifica del Regolamento sull’equity crowdfunding per recepire le novità normative introdotte dalla Legge di Bilancio 2019. A valle della consultazione, Consob ha modificato il regolamento.
Nella nuova versione dell’art. 24 comma 2-quater del Regolamento, Consob ha precisato che i gestori dei portali di raccolta di capitali online dovranno assicurasi che “la sottoscrizione di obbligazioni e titoli di debito sia riservata, nei limiti stabiliti dal codice civile (e quindi escludendo le srl, ndr), oltre che agli investitori professionali, ai soggetti indicati al comma 2 (incubatori, fondazioni bancarie e investitori professionali su richiesta, ndr), e ai soggetti di seguito indicati:
- investitori non professionali che hanno un valore del portafoglio di strumenti di cui al Testo Unico, inclusi i depositi di denaro, superiore a duecentocinquanta mila euro;
- investitori non professionali che si impegnano ad investire almeno centomila euro in un’offerta, nonché dichiarino per iscritto, in un documento separato dal contratto da stipulare per l’impegno a investire, di essere consapevoli dei rischi connessi all’impegno o all’investimento previsto;
- investitori non professionali che effettuano l’investimento nell’ambito della prestazione del servizio di gestione di portafogli o di consulenza in materia di investimenti”.