Due startup che propongono prodotti altamente innovativi hanno da poco lanciato la propria campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd
Mamacrowd, la piattaforma di equity crowdfunding del club deal SiamoSoci, tiene fede alle sue promesse e si dimostra molto attiva in questo primo scorcio di autunno. Dopo Parterre e Gromia, due nuove startup hanno da poco lanciato la propria campagna, portando a 4 le campagne al momento attive su Mamacrowd.
PerFrutto
Nata da un team di ricercatori e docenti dell’Università degli studi di Bologna, PerFrutto si occupa di frutticoltura di precisione, operando in un settore fondamentale per l’Italia, come ha ricordato Bernardo Mattarella, Direttore della Business Unit Incentivi e Innovazione di Invitalia, durante l’ultima edizione di Seeds&Chips (il summit internazionale dedicato alla food innovation): «i produttori italiani sono tra i maggiori conoscitori delle materie prime alla base delle produzioni di qualità e il sistema della ricerca italiano nel settore agroalimentare è un’eccellenza».
Grazie ad alcune innovazioni tecnologiche sia hardware che software sviluppate dal team, tra cui un algoritmo proprietario che analizza e processa i dati relativi ai singoli frutteti, PerFrutto rende possibile il miglioramento della crescita dei frutti, ottimizza le risorse utilizzate in agricoltura e prevede le produzioni. Il risultato per i produttori è l’aumento fino al 40% del profitto per ettaro.
Con i 70.000 € che si propone di raccogliere attraverso la campagna di Equity Crowdfunding, l’obiettivo del team è sviluppare la spinta commerciale, trovando nuovi clienti e aumentare gli ettari da misurare. Oltre ad Italia, Spagna e Francia la società sta lavorando in Australia, Uruguay e Marocco.
A fronte dell’obiettivo di 70.000, la quota di equity offerta è l’8% e l’Investimento minimo richiesto, piuttosto elevato, è di €5.000 (v. qui la nostra scheda sintetica).
Felfil
Felfil Evo è un estrusore di plastica in grado di produrre il filamento stampabile in 3D a partire da economico pellet industriale o riciclando materiali plastici, con un risparmio fino al 90% per ogni Kg di materiale stampato.
I modelli sbagliati e le vecchie stampe 3D, ma anche imballaggi e altri scarti del processo di stampa, preventivamente triturati vengono inseriti nell’estrusore generando una bobina riciclata pronta per la stampa di altri prototipi a costo zero per l’utente. Questo processo può essere ripetuto quante volte si vuole e può essere esteso alla maggior parte dei rifiuti plastici (come ad esempio i tappi delle bottigliette di plastica o i flaconi dei detersivi). Utilizzando pellet industriale, invece, uno “stampatore medio” ottiene con Felfil Evo un risparmio fino al 90% rispetto all’acquisto di bobine di filamento plastico.
Felifil è reduce da una campagna di reward crowdfunding su Kickstarter con risultati molto positivi: il goal di 30.000€ è stato archiviato con un 149% (44.759€). Circa 20.000 utenti hanno visitato la pagina della campagna e 168 backer hanno contribuito al successo della stessa con 102 estrusori preordinati da tutto il mondo.
La campagna di equity crowdfunding ha un obiettivo minimo di €50.000 a fronte del 7% del capitale e con un investimento minimo di €500 (v. qui la nostra scheda sintetica).