Grazie al supporto di Intesa Private Banking, il veicolo di investimento punta a raccogliere 7,95 milioni di euro con una campagna di equity crowdfunding sul portale BackToWork
Su BacktoWork è in corso la mega-campagna di equity crowdfunding del veicolo di investimento Fin-Novia srl, che ha come obiettivo massimo di raccolta 7,95 milioni di euro, poco sotto l’asticella degli 8 milioni, limite oltre il quale scatta l’obbligo di prospetto informativo. Consob, infatti, nel novembre 2018 aveva innalzato la soglia di esenzione dall’obbligo di pubblicazione del prospetto informativo da 5 a 8 milioni di euro per tutte le offerte pubbliche di prodotti finanziari. È la prima volta che in Italia una campagna di equity crowdfunding si pone un obiettivo massimo così elevato.
L’obiettivo minimo di raccolta di Fin-Novia era di un milione di euro, ma a oggi, a pochi giorni dal lancio della campagna, è già stato ampiamente superato, con adesioni che sono arrivate a poco più di 4 milioni di euro da parte di 125 investitori. Il ticket minimo di investimento è di 25 mila euro. Del totale raccolto, 100 mila euro sono stati investiti dai proponenti del progetto, il presidente e CEO Lorenzo Dal Verme e il CEO e CFO Luigi Bruno. I due manager non percepiranno alcun compenso fisso, ma avranno come forma di remunerazione esclusivamente un carried interest, che verrà riconosciuto esclusivamente se Fin-Novia genererà utili distribuibili.
L’operazione vede il sostegno di Intesa Sanpaolo Private Banking, che, attraverso la propria rete nazionale, ha deciso di proporre l’operazione ai propri clienti. “È la prima volta la principale banca in Italia offre in maniera strutturata ai propri clienti l’investimento in economia reale direttamente tramite un portale di equity crowdfunding“, ha commentato a BeBeez e CrowdfundingBuzz Alberto Bassi, CEO di BacktoWork, aggiungendo che “questo è un primo test importante per dimostrare che la sinergia tra equity crowdfunding e private banking può essere disruptive per il settore dell’innovazione in Italia. Grazie a questa alleanza tra fintech e sistema bancario, le migliori scale-up e PMI italiane potranno accedere a un canale di finanziamento in grado di colmare il gap presente sul mercato e gli investitori, abituati a strumenti più tradizionali, potranno contribuire attivamente allo sviluppo economico del Paese“.
Una tale sinergia è il primo risultato eclatante dell’operazione annunciata lo scorso giugno con cui Neva Finventures, il veicolo di corporate venture capital che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center e che ha investito 4 milioni di euro in aumento di capitale per una quota di minoranza di BacktoWork24, riservandosi un’opzione per salire in maggioranza in futuro. Si tratta di un’iniziativa unica nel panorama italiano, nata dalle sinergie tra BacktoWork e il Gruppo Intesa Sanpaolo che, attraverso l’Innovation Center e Neva Finventures, ha creduto nello sviluppo di questa nuova modalità di investimento.
I capitali raccolti con la campagna saranno utilizzati da Fin-Novia per sottoscrivere parte di un prestito obbligazionario convertendo emesso, per un totale di 25 milioni di euro, da e-Novia spa, la Fabbrica di Imprese milanese nata nel 2015. “La conversione del prestito obbligazionario e-Novia avverrà in IPO su un mercato regolamentato. La finestra attesa per la quotazione è in un intervallo dai 12 ai 18 mesi dal termine della campagna di equity crowdfunding“, ha spiegato Bassi, sottolineando che “e-Novia è uno degli attori più di rilievo della community Elite di Borsa Italia e di TechShare di Euronext, mostrando una propensione ai principali listini europei, superando quindi i requisiti di AIM e Euronext Growth”.
Il bond prevede una conversione con tassi di sconto e di interesse che crescono in funzione del momento in cui avverrà l’ipo, premiando così l’obbligazionista, e quindi anche Fin-Novia, per la durata del periodo precedente alla liquidità del titolo e contemporaneamente incentivando la società al raggiungimento dell’obiettivo di quotazione nei valori e nei tempi previsti dal piano industriale.
Chi è e-Novia
I fondatori di e-Novia sono Vincenzo Russi (ceo con oltre 35 anni di esperienza come top manager di corporate globali), Ivo Boniolo (cio, con esperienza di innovation transfer e founder e ceo di vari spin-off del Politecnico di Milano) e Cristiano Spelta (cfo, a sua volta ceo di spin-off dell’Università di Bergamo). Hanno già investito in e-Novia società leader nei propri settori come Brembo, Dompè, Landi Renzo, Fassi, Dainese, Pelliconi, Streparava, Eldor, Rubinetterie Bresciane, Mermec, tra i 26 investitori industriali e finanziari.
e-Novia è una realtà in cui le idee si trasformano in prodotti, i ricercatori sviluppano esperienze imprenditoriali, e le startup si modellano in imprese. e-Novia promuove, costituisce e sviluppa società innovative nelle aree della robotica, intelligenza artificiale e mobilità, attraverso la valorizzazione delle proprietà intellettuali sviluppate con istituti di ricerca e corporate internazionali. Un approccio industriale, quello della Fabbrica, efficace, sostenibile e scalabile. Alcune realtà internazionali si fondano su un modello confrontabile per alcuni aspetti con la Fabbrica di Imprese.
Tra queste, gli startup studios statunitensi e alcune società europee che hanno raggiunto importanti valori di mercato, confrontandosi così con le imprese a più elevata crescita nel settore hi-tech. La Fabbrica di Imprese e-Novia ha all’attivo 21 imprese create, 9 progetti imprenditoriali in pipeline e più di 50 brevetti depositati. La società ha chiuso il 2018 con 8,4 milioni di euro di ricavi, saliti a circa 10,3 milioni a fine 2019, mentre i ricavi aggregati di tutte le società partecipate da e-Novia hanno superato i 22 milioni a dicembre 2019.