Equity Crowdfunding: una guida

Guida completa al equity crowdfunding

Equity Crowdfunding: una guida completa per investitori e imprese

  1. Introduzione
  2. Cos’è l’Equity Crowdfunding?
  3. Il Regolamento UE
  4. Come Funziona
  5. Vantaggi
  6. Rischi
  7. Come Scegliere una Piattaforma
  8. Equity Crowdfunding in Italia
  9. Equity Crowdfunding vs. altri modelli di Crowdfunding
  10. Conclusione: l’Equity Crowdfunding come opportunità
  11. Domande Frequenti
  12. Cosa offre Crowdfunding Buzz

Introduzione

L’equity crowdfunding è una forma di raccolta di capitali che consente a investitori privati di finanziare start-up o piccole imprese in cambio di una partecipazione azionaria.

Questo metodo di finanziamento è diventato una valida alternativa ai canali tradizionali, come venture capital o prestiti bancari, permettendo alle aziende di raccogliere fondi direttamente dal pubblico.

Cos’è l’Equity Crowdfunding?

L’equity crowdfunding permette alle aziende di offrire una quota di proprietà a investitori, grandi e piccoli (sollecitazione del pubblico risparmio).

A differenza del crowdfunding tradizionale, dove i finanziatori ricevono ricompense o prodotti in cambio, nell’equity crowdfunding si ottiene una quota di partecipazione societaria.

Ciò significa che gli investitori guadagnano nel tempo grazie ai dividendi o alla vendita delle loro quote se il valore dell’impresa cresce.

I fondi raccolti vengono investiti dall’impresa per finanziare la propria crescita, secondo un piano – tipicamente a 4/5 anni – che viene condiviso durante la campagna di raccolta fondi con i potenziali investitori.

Se l’impresa sarà in grado di mantenere i propri obiettivi di crescita, è probabile che potrà manifestarsi un’occasione di “exit“: verrà acquisita da una società più grossa o un fondo d’investimento, si quoterà in Borsa oppure i soci fondatori offriranno di riacquistare le quote.

In ciascuno di questi casi, gli investitori avranno l’opportunità non solo di rientrare del capitale acquisito, ma anche di ottenere una plusvalenza, data dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto delle quote.

Il Regolamento UE

Questa forma di crowdfunding è regolamentata da leggi specifiche, che variano a seconda del Paese, per proteggere sia gli investitori che le imprese.

Nell’Unione Europea e in Italia, ad esempio, è disciplinata dall’ESMA che ha introdotto il Regolamento UE 2020/1503, che regola le piattaforme autorizzate e garantisce la sicurezza delle transazioni, sia per l’equity che per il lending crowdfunding).

Tale Regolamento è applicato in Italia da Consob e Banca D’Italia.

Come Funziona?

Il processo di equity crowdfunding può essere riassunto in alcuni passaggi fondamentali:

  1. Selezione della piattaforma: le aziende devono registrarsi su una piattaforma di crowdfunding autorizzata, in Italia o all’estero.
  2. Preparazione della campagna: l’azienda presenta un business plan, con tutte le informazioni necessarie sull’attività, il mercato di riferimento, il team e le previsioni finanziarie.
  3. Lancio della campagna: una volta approvata dalla piattaforma, la campagna viene resa pubblica e gli investitori possono valutare se partecipare.
  4. Raccolta fondi: gli investitori possono versare capitale attraverso la piattaforma, e se la campagna raggiunge l’obiettivo minimo, l’azienda riceve i fondi e gli investitori ottengono le loro quote.
  5. Gestione post-investimento: l’azienda continua a gestire il rapporto con gli investitori, fornendo aggiornamenti e, quando possibile, distribuendo dividendi.

I vantaggi

Per le imprese, l’equity crowdfunding rappresenta una grande opportunità, ma anche gli investitori possono trarre benefici significativi.

·       Vantaggi per le aziende:

  • Accesso a capitali senza debiti: non richiede prestiti o garanzie personali, come nei finanziamenti tradizionali.
  • Visibilità e marketing: le campagne di crowdfunding possono aumentare la visibilità dell’azienda e attrarre nuovi clienti.
  • Costruzione di una comunità: gli investitori spesso diventano ambasciatori del brand, contribuendo alla crescita aziendale.

·       Vantaggi per gli investitori:

  • Partecipazione a progetti innovativi: possibilità di entrare in start-up innovative a stadi iniziali, spesso con un alto potenziale di crescita.
  • Possibilità di alti rendimenti: se l’azienda ha successo, il valore delle quote può aumentare notevolmente.
  • Diversificazione del portafoglio: l’ampia scelta di campagne, permette di diversificare gli investimenti, partecipando a progetti in settori diversi e in imprese in diverse fasi di vita.

I rischi

Come qualsiasi investimento, anche l’equity crowdfunding comporta dei rischi. Ecco i principali:

  • Rischio di perdita totale del capitale: le start-up sono imprese ad alto rischio e una buona parte di esse non sopravvive ai primi anni.
  • Illiquidità: gli investimenti in equity crowdfunding sono solitamente illiquidi, il che significa che non si può facilmente vendere la propria partecipazione fino a un evento di liquidità, come la vendita dell’azienda o la sua quotazione in borsa.
  • Diluizione delle quote: se l’azienda raccoglie nuovi fondi in futuro, gli investitori iniziali potrebbero vedere diluita la loro percentuale di partecipazione.

Come Scegliere una Piattaforma

Scegliere la piattaforma giusta è cruciale per il successo di una campagna o per trovare progetti interessanti in cui investire. Alcuni fattori da considerare includono:

  • Autorizzazione legale: assicurarsi che la piattaforma sia autorizzata dall’ente regolatore del proprio Paese.
  • Reputazione e storicità: verificare la solidità della piattaforma, i tassi di successo delle campagne e le recensioni degli utenti.
  • Settore di specializzazione: alcune piattaforme si concentrano su specifici settori, come tecnologia, agricoltura o energia rinnovabile, quindi è importante scegliere quella più in linea con il proprio progetto o interesse d’investimento.

Equity Crowdfunding in Italia

In Italia, a partire dal 2014, il mercato dell’equity crowdfunding è stato in crescita per molti anni sia in termini di capitali raccolti che di investitori coinvolti, grazie a una normativa favorevole, introdotta nel 2013, e alla nascita di diverse piattaforme locali.

Da Novembre 2023, è entrato in vigore anche in Italia il Regolamento Europeo, che armonizza per tutti i Paesi UE le norme per autorizzare le piattaforme ad operare e le tutele a favore degli investitori.

Alcune delle principali piattaforme italiane includono:

  • Mamacrowd: la più grande piattaforma italiana, focalizzata su start-up e PMI innovative.
  • CrowdFundMe: l’unica piattaforma quotata in Borsa (Euronext Milano) con diverse campagne di successo, offre progetti diversificati, dal foodtech alla green economy. Nel 2022, la società ha acquisito la piattaforma di lending crowdfunding immobiliare Trusters.
  • Opstart: una delle piattaforme più complete, con la possibilità di investire anche in equity, minibond e real estate crowdfunding.
  • WeAreStarting: piattaforma storica, una delle prime approvate, specializzata soprattutto in progetti di PMI e relativi all’energia rinnovabile

Equity Crowdfunding vs. altri modelli di Crowdfunding

Ci sono diverse forme di crowdfunding, ognuna con caratteristiche specifiche:

  • Reward-based Crowdfunding: gli investitori ricevono un prodotto o un servizio in cambio del loro supporto (es. Kickstarter o Indiegogo).
  • Donation-based Crowdfunding: gli investitori fanno donazioni senza aspettarsi un ritorno economico (es. GoFundMe e, in Italia, Produzioni dal Basso).
  • Lending Crowdfunding: gli investitori prestano denaro alle aziende in cambio di interessi (es. Re-Lender o Ener2Crowd).
  • Crowdfunding Immobiliare: può essere equity o lending e chi investe partecipa ai proventi generati da progetti immobiliari

Rispetto a queste forme, l’equity crowdfunding offre un potenziale di rendimento superiore, ma con maggiori rischi.

Conclusione: l’Equity Crowdfunding come opportunità

L’equity crowdfunding rappresenta una rivoluzione nel mondo degli investimenti e delle start-up, permettendo un accesso più democratico ai capitali e alle opportunità di crescita. Tuttavia, è fondamentale essere consapevoli dei rischi associati e scegliere con attenzione le piattaforme e i progetti in cui investire.

L’equity crowdfunding può rappresentare un valido strumento per raggiungere i propri obiettivi, che si tratti di un imprenditore alla ricerca di fondi o un investitore in cerca di nuove opportunità.

Come ogni investimento, è consigliabile fare una ricerca approfondita e valutare con attenzione prima di impegnare il proprio capitale.

Domande Frequenti

  1. Chi può investire nell’equity crowdfunding?

Chiunque, purché maggiorenne, può investire in una campagna di equity crowdfunding, sebbene ci siano limiti all’investimento a seconda del Paese.

  1. Qual è la somma minima per partecipare?

La somma minima varia da progetto a progetto e da piattaforma a piattaforma, ma spesso parte da cifre accessibili, come 100 o 500 euro.

  1. Come posso ridurre i rischi?

La diversificazione è uno dei metodi migliori per ridurre i rischi. Investire in più progetti in settori diversi può aiutare a bilanciare eventuali perdite.

  1. Quali sono i guadagni attesi dall’equity crowdfunding?

Non c’è una garanzia di rendimento. Se l’azienda ha successo, gli investitori possono guadagnare attraverso dividendi o vendendo le quote quando il loro valore è aumentato.

  1. Come faccio a vendere le mie quote?

In genere, le quote sono illiquide e possono essere vendute solo in caso di exit (vendita dell’azienda o quotazione in borsa) o in altre situazioni specifiche. Alcune piattaforme offrono un servizio di annunci (bacheca) per consentire di manifestare la propria intenzione di vendere le proprie quote.

Cosa offre Crowdfunding Buzz

Oltre a notizie e approfondimenti, Crowdfunding Buzz dedica all’equity crowdfunding e, in particolare, a chi investe, alcune utili risorse:

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