La Banda Grossi aveva raccolto 72 mila euro su Kickstarter da 431 backers. Ora il film, basato su una storia vera, ha iniziato le riprese nelle Marche
“Una storia vera quasi dimenticata, vicende tramandate oralmente per generazioni sullo sfondo di una terra difficile, le Marche, e che hanno tutti i connotati epici e romantici per poter intrattenere il grande pubblico internazionale. Un’emblematica banda di briganti che nel 1860 mise a ferro e fuoco la provincia di Pesaro e Urbino con omicidi, grassazioni, violenze e furti d’ogni tipo, guidata da un capobanda fiero e irriverente, uno che ha alzato la testa in un momento in cui tutti tacevano.”
E’ l’incipit della campagna di crowdfunding lanciata con successo la scorsa estate su Kickstarter dal regista Claudio Ripalti, che ha raccolto 72 mila euro in un mese. “La Banda Grossi” è così risultato il film italiano più finanziato con il crowdfunding.
Le ricompense, per donazioni da 5 a 7.000 euro, andavano da un sigaro, alla possibilità di scaricare il film in HD o di ricevere il DVD, ad apparire nei titoli di coda, fino ad essere coinvolto come co-producer. Inoltre, per gli importi più elevati, erano previste forme di sponsorizzazione per enti o aziende.
La campagna ha ricevuto il sostegno di 431 backers da tutto il mondo e il lungometraggio, patrocinato da Marche Film Commission e con il contributo del Mibact, sarà interamente girato nelle Marche, alla riscoperta di quei luoghi dell’entroterra della provincia pesarese e verrà distribuito anche doppiato in inglese.
Claudio Ripalti, 27 anni, è un filmmaker nel settore pubblicitario e co-fondatore dello studio di produzione video CINESTUDIO. Da più di cinque anni lavora con numerose agenzie di comunicazione ed ha realizzato spot promozionali per celebri aziende italiane. Nel 2013 ha diretto un cortometraggio indipendente dal titolo Diari dalla Terza Era, una sperimentazione di genere fantasy tra le prime in Italia, premiata al View Conference 2013 di Torino.