Il fondo immobiliare USA Mortar Growth Fund ha lanciato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di real estate crowdfunding Real Crowd. In Italia non sarebbe ancora possibile
Mortar Capital Management, società di sviluppo immobiliare di New York ha esteso al crowdfunding il collocamento di quote del suo fondo “Mortar Growth Fund”. Il fondo, infatti, ha lanciato una campagna su Real Crowd, una piattaforma di crowdfunding immobiliare.
Come riportato da BeBeez.it, Mortar ha aggiunto la piattaforma di crowdfunding ai metodi tradizionali di fundraising per aggiungere alle usuali forme di raccolta la rete degli investitori connessa con la piattaforma Real Crowd.
Gli investimenti, peraltro non sono aperti agli investitori retail, ma sono riservati solo agli “accredited investors” che in USA, ricordiamo, oltre alle società, includono anche gli individui che guadagnano almeno $200 mila all’anno o dispongono di un patrimonio di almeno $1 milione. L’investimento minimo, infatti, è di 50 mila dollari.
Anthony Morena, principal di Mortar Capital Management, ha dichiarato: “lavorare con la piattaforma di crowdfunding ci consente di offrire le opportunità immobiliari di New York anche al di fuori della regione”.
Mortar ha anticipato che il fondo acquisirà dai tre ai quattro immobili nei prossimi 12/18 mesi e stima un tasso di ritorno per il Growth Fund tra il 21% e il 24% per un periodo di detenzione stimato di almeno 5 anni.
La strategia del Fondo consiste nel generare rendimenti elevati attraverso la gestione, lo sviluppo, la costruzione, la ristrutturazione, la locazione e/o la vendita di beni immobili (principalmente condomini), facendo leva sull’esperienza del team nell’acquisizione di beni situati in attraenti sotto-mercati di New York: Manhattan, Brooklyn e Queens.
In Italia, l’estensione dell’equity crowdfunding a tutte le PMI potrebbe costituire un’apertura anche al crowdfunding immobiliare e, quindi, ai fondi che investono in real estate. Ma, in tal caso, la società immobiliare non potrebbe fatturare più di 50 milioni (condizione per essere qualificata come PMI) e il fondo dovrebbe investire prevalentemente in questo tipo di società.
Peraltro, finché la nuova norma non sarà recepita dal regolamento Consob, l’equity crowdfunding continuerà ad essere appannaggio delle sole startup e PMI innovative.