La “bacheca” di Crowdfundme, in circa 5 mesi, dal lancio ha raccolto più di 800 annunci di vendita generando 1.500 alert di acquisto
CFM Board, la bacheca elettronica di CrowdFundMe per lo scambio di quote o azioni societarie, dal mese di lancio lo scorso febbraio all’8 giugno, conta 819 annunci di vendita pubblicati (di cui 159 attivi) per un controvalore di oltre 4,6 milioni di euro. Nel medesimo periodo, sono stati registrati 1.500 alert di acquisto. Lo riporta la stessa Crowdfundme nel suo blog.
Il regolamento Consob non consente ai portali di seguire le trattative tra le parti e conoscere il dettaglio dell’esito, ma Crowdfundme afferma che numerosi investitori hanno manifestato piena soddisfazione per l’efficacia e la facilità d’utilizzo della bacheca elettronica, tramite cui hanno concluso compravendite relative sia a Srl che Spa.
La bacheca favorisce la liquidità dei prodotti finanziari collocati da CrowdFundMe, permettendo l’incontro tra la domanda e l’offerta di quote o azioni relative a società che hanno concluso una raccolta di capitali con successo. Tutti gli investitori che possiedono quote o azioni collocate dal portale, possono infatti pubblicare offerte sulla bacheca elettronica per rivenderle online, decidendo il prezzo in autonomia e trattando direttamente con i possibili acquirenti.
Pertanto, la bacheca è uno strumento di ulteriore flessibilità per gli investitori che hanno così l’opportunità di una monetizzazione anticipata dei propri titoli per realizzare potenziali plusvalenze. Alla base della decisione di vendere una partecipazione, oltre all’obiettivo di smobilizzare parte del proprio capitale investito, l’investitore può avere anche quello di modificare la composizione del proprio portafoglio, reinvestendo il capitale ottenuto attraverso CFM Board, per investire in altre opportunità che nel frattempo sono state offerte sulla piattaforma.
Nel caso le quote degli investitori siano rubricate, il processo di compravendita è necessariamente più rapido e meno costoso. La rubricazione è un regime alternativo definito dal Testo Unico della Finanza (TUF art. 100 ter) che consente a chi ha aderito a una campagna di Equity Crowdfunding di conferire a un intermediario finanziario – Directa SIM nel caso di CrowdFundMe – un mandato per sottoscrivere e gestire le quote per loro conto. L’utilizzo di questo regime alternativo consente di massimizzare il potenziale profitto, poiché permette di evitare i costi di commercialisti (in caso di società innovativa) o notai, le cui tariffe possono andare da circa 200 euro per i primi a 500 per i secondi (più oneri fiscali) per ciascuno scambio.
CFM Board consente di rivendere sia quote rubricate sia non rubricate e la piattaforma afferma di aver ricevuto in entrambi casi segnalazioni di plusvalenza da parte degli investitori.
VA rilevato anche che, in caso di plusvalenza, il profitto è soggetto alle agevolazioni fiscali ottenute per gli investimenti in startup o PMI innovative, qualora le quote siano mantenute almeno 3 anni (qui la guida di Crowdfundme alle detrazioni 2021).
Nel suo blog, Crowdfundme ha intervistato un investitore, non nominato per questioni di privacy, che ha voluto condividere i risultati ottenuti attraverso la monetizzazione dei suoi asset in portafoglio, riportandola nella tabella seguente:
Nell’intervista, l’investitore afferma che usare CFM Board è facile e intuitivo, anche se è necessario dedicarci un po’ di tempo: bisogna trattare con il potenziale acquirente per giungere a un accordo, il che può accadere in un giorno quando si trova subito l’intesa, o in una settimana e più se la trattativa si complica.
Un aspetto di CFM Board particolarmente apprezzato è la possibilità, dopo aver concluso gli scambi, di registrare manualmente le vendite effettuate nella sezione “vendi quote” del proprio account, così da tenere aggiornato e monitorato l’andamento del portafoglio.
Per l’utente intervistato, infine, CFM Board ha consentito di modificare, almeno in parte, la sua strategia di investimento: “se prima utilizzavo la piattaforma di CrowdFundMe solo con un orizzonte temporale di lungo termine, da quando è attiva la bacheca elettronica ho la possibilità di ragionare, quando lo ritengo opportuno, anche sul breve termine”.