Per avere nuovamente possibilità di investire nella società, bisognerà attendere l’emissione di un nuovo “Convertendo – SAFE”, il cui arrivo è atteso per il primo trimestre 2022
Gli investitori nella campagna di equity crowdfunding di Sealence spa, la società italiana che ha sviluppato il jet elettrico a uso navale DeepSpeed, hanno convertito warrant e SFP (strumenti finanziari partecipativi) per oltre 1,3 milioni di euro. Nel dettaglio, durante la prima finestra di esercizio (dicembre 2021-gennaio 2022) sono stati convertiti warrant Sealence per un controvalore di 751 mila euro circa. I warrant erano stati emessi a supporto della seconda campagna condotta sul portale CrowdFundMe e che erano stati assegnati ai primi 300 mila euro investiti tramite il portale, su una campagna conclusa poi in meno di 20 giorni con una raccolta complessiva di 2,9 milioni di euro. Ai 700 mila euro di warrant, si aggiungono altri 600 mila euro di SFP, per un totale di oltre 1,3 milioni di euro il valore complessivo delle conversioni effettuate alla valutazione premoney della startup, fissata, da analisti e società di revisione indipendenti, a 260 milioni di euro, utilizzando metodi trasparenti e con metriche standard di mercato.
Per avere nuovamente possibilità di investire in Sealence bisognerà attendere l’emissione di un nuovo “Convertendo – SAFE”, il cui arrivo è atteso per il primo trimestre 2022. Sealence aveva già preannunciato terzo round di raccolta dagli investitori nella presentazione agli investitori aggiornata al 2021 e pubblicata sul sito della società, che aveva altresì dichiarato l’obiettivo dell’ipo nel 2023. A tal fine, la scaleup è già entrata in contatto con un paio di Spac quotate al Nasdaq, in vista di una possibile business combination nel 2023.
Cos’è DeepSpeed
DeepSpeed è il primo motore navale hydro-jet fuoribordo elettrico, ad alta velocità ed efficienza. Le innovazioni tecnologiche introdotte dal motore consentono di migliorare drasticamente l’efficienza, oltre che ridurre l’inquinamento e gli ingombri. I vantaggi della tecnologia sono rivoluzionari sia rispetto alla tradizionale propulsione a elica, sia rispetto a quella idrogetto entrobordo.
Le prime imbarcazioni realizzate dai cantieri partner usciranno nel 2021 e saranno destinate a effettuare test e dimostrazioni al pubblico. La tecnologia DeepSpeed ha ottenuto il brevetto europeo; a livello internazionale, è già stato riconosciuto in Australia ed è attualmente in fase di estensione in Canada e Nuova Zelanda, prossimamente lo sarà in Usa, Cina e nel resto del mondo.
Molti cantieri navali europei hanno manifestato interesse verso il prodotto e recentemente il CNR ha siglato un accordo con Sealence per partecipare allo sviluppo dei jet, mettendo a disposizione le proprie strutture per l’esecuzione di test strumentali che si caratterizzano per l’elevata sofisticazione delle tecnologie disponibili. Le prime consegne partiranno a inizio 2022.
Con sede a Buccinasco (Milano) e fondata a inizio 2017 da William Gobbo come I3b srl, la società ha poi cambiato nome in Sealence srl e si è trasformata in spa in occasione della sua seconda campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe chiusa a dicembre 2020, con una raccolta di 2,9 milioni di euro sulla base di una valutazione pre-money di 33,5 milioni. La campagna rientrava in un round più ampio da 7 milioni, strutturato per la restante parte con l’emissione di un bond convertendo, che si è poi concluso con successo. Già allora la scaleup aveva annunciato l’obiettivo di quotarsi in borsa entro i tre anni successivi alla chiusura della campagna. Una prima campagna di equity crowdfunding era invece stata condotta nell’ottobre 2019, con una raccolta di 450 mila euro e nell’agosto 2020 la scaleup aveva collocato un minibond convertendo da 500 mila euro, che è stato offerto a tutti i soci, compresi i 126 investitori della prima campagna.
Con un patrimonio netto di 15,4 milioni a fine 2020, anno in cui la scaleup ha condotto investimenti per quasi 12 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), il 2021 si è chiuso con un portafoglio ordini che copre il 40% dell’intero budget 2022 e la scaleup ha annunciato un piano di investimenti da oltre 50 milioni di euro nei prossimi 5 anni, sostenuti in parte dall’emissione di un nuovo bond convertendo a inizio 2022 (si veda qui Vai elettrico). L’annuncio è arrivato in occasione della partecipazione di Sealence al CES di Las Vegas, dove ha conquistato uno spazio dello stand FPT Industrial (Iveco Group), condividendo gli spazi con Nikola Motors, la startup americana specializzata nei mezzi pesanti elettrici e a idrogeno. Sealence, che oggi conta un team di 35 persone, ha anche annunciato l’avvio della fase di internazionalizzazione, con l’apertura delle sedi di Silicon Beach negli Usa e a Shangai in Cina.
Il progetto è stato validato dal professor Ernesto Benini dell’Università di Padova, consulente di fluidodinamica per i maggiori produttori mondiali di jet aeronautici, che è entrato in società, contribuendo alla stesura della domanda di brevetto. A credere nel progetto e quindi a investire nel capitale era già stato in precedenza un pool di business angel, tra i quali Maurizio Di Robilant e Francois De Brabant. In seguito alla prima campagna di crowdfunding, la società ha accelerato la fase di ingegnerizzazione, aveva avviato un dottorato di ricerca presso l’Università di Padova (una delle tre università partner dei jet) e assunto le prime 10 persone, soprattutto progettisti e ingegneri, tra cui il CTO Marco Cassinelli, ex direttore tecnico in MV Agusta, con un passato di progettista ai massimi livelli in Alfa Romeo, Lamborghini, Audi, Maserati.