Tommaso Baldissera, CEO di Crowdfundme, ci racconta la riunione dei nuovi soci della startup CleanBnB dopo la campagna di equity crowdfunding
Giovedi 7 ottobre sono andato ad una riunione per i nuovi soci che hanno aderito alla campagna di equity crowdfunding di CleanBnB su Crowdfundme.
Premetto, e mi scuso, che sono arrivato in ritardo, ma questo ha reso ancora più grande il mio stupore nel vedere li seduti in un noto bar milanese, i nuovi soci di CleanBnB; non persone in giacca e cravatta, ma giovani, meno giovani, uomini, donne e, si, anche bambini (ovviamente figli). Non sembrava di essere ad una formale riunione di soci, ma in un teatro (lo dico con tutta la simpatia del mondo). E non per via di chissà quali scene ma per la eterogeneità delle persone presenti. Come Carlo, imprenditore sardo, Flavio imprenditore torinese, Marianna casalinga romana. In tutto una trentina di neo-investitori che poco c’entravano con il mondo dell’alta finanza – borsa, private equity o qualche grande banca – ma persone “normali”, individui, che, grazie al nostro portale, hanno potuto scoprire una startup, innamorarsene e diventarne soci.
Quindi, una riunione di veri e propri membri di un team capitanato da Francesco Zorgno e non solo asettici investitori, dove tutti esponevano le loro idee e si confrontavano.
Io ho assistito in silenzio a questa riunione, fantasticando di come fossimo riusciti ad avvicinare la “finanza” a persone comuni e non la finanza dei grandi numeri ma quella dei numeri piccoli anzi piccolissimi, quella vera, in grado di far realmente muovere le cose e di creare sinergia tra aziende e persone.
L’equity crowdfunding non è solo un modo per raccogliere capitali online ma è soprattutto un veicolo che permette ad imprenditori di entrare in contatto con investitori che si innamorano di un idea e decidono di sposarla… e Crowdfundme è il luogo dove tutto questo accade.