Secondo la Survey Iban 2021 i business angel italiani hanno partecipato a investimenti per 935 milioni in autonomia, in syndication e attraverso campagne di equity crowdfunding
Il peso dei business angel italiani nelle operazioni di investimento in startup, italiane o con founder italiani è sempre più rilevante. Nel 2021 i business angel italiani hanno partecipato – in autonomia, in syndication con i fondi di VC e attraverso campagne di equity crowdfunding – ad operazioni di investimento per un totale di 935,8 milioni di euro, importo più che raddoppiato rispetto ai 402,5 milioni del 2020.
Lo rileva l’analisi che IBAN, l’Associazione italiana dei Business Angels, ha svolto con la sua Survey 2021, annuale analisi del mercato italiano dell’informal venture capital o angel investing condotta con la supervisione scientifica del professor Vincenzo Capizzi dell’Università del Piemonte Orientale e della SDA Bocconi.
Paolo Anselmo, Presidente di IBAN, ha commentato: “Continua a crescere nel 2021 il ruolo dei business angel nel venture capital in Italia. Più di una operazione su due e più della metà del miliardo circa raccolto nelle operazioni di investimento in startup italiane nell’ultimo anno coinvolge business angel. Gli investitori individuali italiani si confermano inoltre più attivi di quelli di altri paesi europei, come la Francia: nel 2021 infatti i business angel francesi hanno investito in autonomia circa 70 mln di euro, mentre in Italia questa cifra è stata di oltre 91 mln di euro. Ben 21 milioni di euro in più investiti dai business angel italiani senza il supporto dei fondi, in un mercato, come quello francese del venture capital, che è circa sei volte superiore a quello italiano per cifre investite nelle startup”.
Rispetto al 2020 è quasi raddoppiata anche la cifra che i business angel hanno investito in autonomia nelle startup italiane, che nel 2021 raggiunge i 91 mln di euro per 100 operazioni di investimento, rispetto ai 51 mln di euro per 96 operazioni del 2020. I dati evidenziano che anche l’investimento medio dei business angel per ogni operazione in autonomia è quasi raddoppiato.
I business angel investono soprattutto in cordata con i fondi
Si conferma prevalente per i business angel italiani l’investimento in syndication con i fondi di VC, che rappresenta il 72% delle operazioni monitorate dalla Survey IBAN: incremento degli importi raccolti quasi triplicato, che arriva nel 2021 a quota 812 mln di euro rispetto ai 325 mln di euro del 2020, per 116 operazioni rispetto alle 108 del 2020.
Più della metà degli importi investiti per ogni società target è superiore a 500mila euro (rispetto al 20% del 2020), con il 15% degli investimenti che vanno oltre i 2 milioni di euro e la maggior parte degli investimenti (42%) di taglio tra i 500mila e i 2 milioni di euro.
Aumentano gli investimenti dei BA nelle campagne di equity crowdfunding
In costante crescita negli ultimi tre anni anche l’investimento dei business angel in operazioni di equity crowdfunding, che nel 2021 arriva a 32,5 milioni di euro per 124 operazioni. I dati sono stati rilevati grazie al supporto dell’Osservatorio CrowdInvesting coordinato dal Prof. Giancarlo Giudici (Politecnico di Milano), illustrando il numero e l’ammontare degli investimenti che i soli business angel hanno effettuato attraverso piattaforme di Crowdfunding considerando utenti che hanno investito almeno 5mila euro in un solo investimento o un minimo di 1.000 in tre.
Nel 2019 le operazioni dei business angel attraverso il Crowdfunding ammontavano a 1,3 milioni di euro complessivamente stanziati attraverso 27 operazioni, mentre il 2020 evidenziava una fortissima espansione con 26,5 milioni di euro investiti per un totale di 101 operazioni effettuate.
La crescita delle donne Business Angel e del ESG
Da evidenziare anche il dato relativo alle donne business angel, la cui percentuale dopo qualche anno torna a salire fino a toccare il 14% del totale, con più di una su tre che ha fatto almeno un investimento in aziende fondate da altre donne.
La novità della Survey 2021 è rappresentata dall’approfondimento realizzato per la prima volta sull’importanza degli aspetti ESG e di impact investing, verificandone la relativa importanza nelle decisioni di investimento: il 65% degli investitori applica criteri di valutazione ESG e/o di impact investing nel valutare le opportunità di investimento.
I settori di investimento
Il settore di maggiore interesse per i business angel si conferma essere quello dell’ICT su cui si focalizzano il 36% degli investimenti effettuati (valore pressoché́ invariato rispetto al 30% del 2020 e 35% del 2019).
All’interno di questo gruppo di operazioni permane rispetto al 2020 l’alto numero di startup che propongono servizi tecnologici rivolti alle imprese (Enterprise Technologies, 63% delle operazioni ICT), un cambio di tendenza rispetto agli anni precedenti in cui la maggior parte degli investimenti nel settore riguardava servizi rivolti ai privati. Seguono il settore Alimentare (12%), con una forte componente Foodtech, Healthcare (10%), confermando il forte interesse degli investitori nell’ultimo triennio verso le startup nel contesto della sanità, e Altri Servizi (10%).