Secondo i dati diffusi dalla piattaforma di P2P lending i prestiti erogati a favore delle 36 imprese finanziate sono stati pari a 17 milioni nei primi sei mesi del 2018
Secondo l’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, la fetta più significativa di questo mercato è rappresentata dal social lending (o crowd-lending o peer to peer lending), che pesa per oltre 132 milioni di Euro tra Luglio 2017 e i primi sei mesi del 2018.
La Legge di Bilancio 2018 ha senz’altro spinto i risparmiatori a considerare con maggior favore questo strumento finanziario semplificando la tassazione dei prestiti effettuati da persone fisiche attraverso l’introduzione di un regime di aliquota sostitutiva del 26%, analoga a tutti i redditi da capitale.
Per quanto riguarda il social lending per le imprese, Lendix, tra i principali attori di questa forma di finanza alternativa, nella prima metà del 2018, ha finanziato 36 progetti, per un importo complessivo erogato superiore ai 17 milioni di Euro.
Lendix ha reso pubbliche le sue statistiche su profilo degli investitori. I dati indicano che l’età media del prestatore è di 41 anni, con poche variazioni tra i singoli paesi in cui la piattaforma è attiva (Francia, Spagna, Italia). Il prestito medio è di 117 Euro, mentre in Italia l’importo è leggermente superiore alla media, pari a 127 Euro. Anche per quanto riguarda il portfolio medio di ogni prestatore privato, l’Italia mostra valori più elevati, pari a 3.341 Euro, a fronte di una media europea di 2.890 Euro.
I prestatori privati possono investire su Lendix fino a 2.000€ su ogni progetto, senza limiti nel numero di iniziative, con rendimenti annuali che vanno dal 2,5% al 9,9%.
Oltre che dalle analisi rigorose che il team degli analisti di Lendix conduce sui progetti prima di accettarli e pubblicarli in piattaforma, il prestatore è garantito anche dall’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI, strumento istituito dal MISE con il supporto dell’Unione Europea con il quale, nell’eventualità di default del progetto finanziato, Lendix può richiedere l’attivazione della garanzia pubblica, riducendo di conseguenza il profilo di rischio del finanziamento.