Il crowdfunding immobiliare continua la sua crescita vorticosa: 145 m raccolti nel 2022 e +47%

Il crowdfunding immobiliare in Italia (equity e lending) cresce ancora superando i 145 milioni di raccolta nel 2022 contro i 99 del 2021, per un +47% complessivo

Crowdfunding immobiliare in Italia 2022

Mentre la raccolta di Startup e PMI con equity crowdfunding nel 2022 ha subito per la prima volta una battuta d’arresto (v. il report di Crowdfunding Buzz), il crowdfunding immobiliare segna ancora una crescita imponente.

Nel 2022, infatti, i progetti immobiliari hanno raccolto complessivamente 145,37 milioni, di cui 54,97 attraverso le piattaforme di equity crowdfunding e ben 90,4 con quelle di lending.

Nel 2021, la raccolta complessiva era stata di 99 milioni, ripartiti tra i 41,3 dell’equity e i 57,7 del lending, con una crescita del settore, quindi, pari al 47%.

E’ evidente che, pur entrambe in crescita, le dinamiche di equity e lending sono profondamente diverse. Dunque, le analizziamo di seguito separatamente.

Equity Crowdfunding Immobiliare

Se la crescita nella raccolta è stata del 33%, il numero di progetti finanziati è stato pressoché lo stesso: 25 nel 2022 e 24 nel 2021. Dunque la crescita è imputabile soprattutto alla raccolta media per progetto, che è passata dai 1,7 milioni del 2021 ai 2,2 milioni del 2022.

Un altro elemento di crescita è stato l’investimento medio, passato dagli 8.100 euro del 2021 ai 12.400 del 2022, scontando anche una riduzione nel numero di investimenti diminuiti nel 2022 di circa 1000 unità rispetto al 2021 (6000 vs 7100).

Le due maggiori piattaforme specializzate, Walliance e Concrete Investing la fanno sempre di più da padrone. La loro raccolta complessiva vale infatti il 93% del mercato, rispetto al 91% del 2021. La raccolta di Walliance è cresciuta del 15% (da 28,6 a 32,8 milioni) e quella di Concrete Investing è addirittura raddoppiata (da 9 a 18,2 milioni).

In termini di piattaforme, è da registrare anche una dinamica interessante. Nel 2022 sono entrate sul mercato due nuove piattaforme specializzate, Bildap e Brick Up che, insieme a Build Around e alle due già citate, hanno portato a 5 il numero di piattaforme specializzate sul real estate che hanno lanciato almeno una campagna di successo nel 2022. Nel 2021, erano state 3, e le altre che avevano raccolto erano piattaforme generaliste: Mamacrowd, Crowdfundme e Backtowork.

Di esse, quest’ultima non ha lanciato campagne su progetti immobiliari e Crowdfundme ha operato nella prima metà dell’anno per poi decidere di espandere il suo posizionamento nel real estate acquisendo Trusters, piattaforma di lending crowdfunding (qui l’articolo di Crowdfunding Buzz).

Infine, in termini di remunerazione prevista del capitale investito, le campagne lanciate nel 2022 hanno promesso un tasso su base annua nettamente più elevato rispetto al 2021: 12,7% contro 11,9%.

D’altra parte è leggermente diminuita la durata prevista del “holding period”, che è passata dai 21,2 mesi in media delle campagne finanziate nel 2021 ai 20,3 mesi di quelle lanciate nel 2022.

Lending Crowdfunding Immobiliare

La raccolta dei progetti immobiliari attraverso le piattaforme di lending crowdfunding è in pieno boom. La crescita rispetto al 2021 è stata pari al 57% (quella del 2021 sul 2020 era stata pari al 59%).

Anche gli altri indici complessivi sono di segno positivo. Il numero di progetti finanziati passa da 248 a 329, con una crescita anche della raccolta media che si è attestata su 275 mila euro rispetto ai 233 mila del 2021.

Ed evidentemente gli investitori conoscono e danno sempre più fiducia a questa asset class, se consideriamo che l’investimento medio è stato di 3.200 euro contro i 2.700 del 2021 a fronte di un numero di investimenti cresciuto dai 37 mila del 2021 ai 53 mila del 2022.

Il mercato è concentrato, ma non tanto quanto quello dell’equity immobiliare. Infatti, per il lending, le prime 3 piattaforme (Recrowd, Rendimento Etico e Trusters) hanno rappresentato il 80% della raccolta, tanto nel 2022 quanto nel 2021.

Rispetto all’equity, inoltre, il numero di piattaforme che hanno chiuso almeno una campagna di successo nel 2022 è molto maggiore. Un numero peraltro stabile rispetto al 2021, 16 contro 17 (nel 2022, è stata lanciata una nuova piattaforma, Demetra Lending, mentre due non hanno raccolto, Housers e Business Lenders).

Le tre piattaforme leader sono tutte cresciute rispetto al 2021, Rendimento Etico del 19%, Trusters del 30%, ma, soprattutto Recrowd che, con una crescita del 141% ha raccolto 32 milioni nel solo 2022, affermandosi come la seconda piattaforma in termini di raccolta nell’intero mercato del real estate crowdfunding, dopo Walliance.

Tra le piattaforme “follower”, 5 delle 8 lanciate nel 2021 hanno mantenuto le promesse, incrementando la propria raccolta: Build Lenders (1,9 milioni), ITS Lending (1,6 milioni), Crowdlender (1.5 milioni), Prepay (0,8 milioni), Isicrowd (0,3 milioni).

Anche le tre piattaforme lanciate nel 2020 hanno confermato la propria crescita, accelerandola: nel 2022, Bridge Asset ha raccolto 5 milioni (+100%), Italy Crowd 2,2 milioni (+200%), Invest-t 0,5 milioni (+62%).

Tra le piattaforme leader, solo Re-Lender ha raccolto meno rispetto al 2021 (2,9 milioni vs 3,3), ma va ricordato che il portale non è specializzato solo in progetti immobiliari, bensì anche in prestiti alle imprese (così come, peraltro, anche il già citato Crowdlender).

Il tasso medio di remunerazione del capitale investito è sempre del 10%, sia nel 2022, sia nel 2021, mentre si è leggermente ridotto l’orizzonte temporale della durata dei prestiti che è passato dai 12 mesi mesi medi del 2021 agli 11,8 del 2021.

Conclusioni

L’investimento immobiliare è sicuramente una delle asset class preferite dagli italiani e il crowdfunding come facilitatore e amplificatore delle opportunità di investimento inizia ad essere sempre più riconosciuto.

Equity e Lending crowdfunding immobiliare si stanno posizionando in maniera sempre più definita: il primo finanzia progetti di maggiore dimensione e con holding period maggiori, il secondo si focalizza su progetti di dimensione più contenuta e con ritorni sugli investimenti in tempi più brevi.

Va però sottolineato che ci sono alcune rilevanti eccezioni: Recrowd (11) e Rendimento Etico (7) hanno lanciato campagne di progetti che hanno raccolto sopra il milione, di cui 3 sopra i due milioni, avvicinando così i due mondi.

Le piattaforme di lending hanno operato fino ad ora in un regime pressoché non regolamentato, favorendone la nascita e lo sviluppo. Con il nuovo regolamento UE, che richiede un processo autorizzativo complesso e, soprattutto, una struttura societaria e organizzativa molto più “pesanti”, le piattaforme più piccole dovranno valutare se il nuovo scenario sarà sostenibile o se, invece, varrà la pena di cercare delle aggregazioni, anche per sfruttare meglio le opportunità di competizione a livello europeo.

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