Una ricerca dell’Università Cattolica rileva che il crowdfunding in Italia si sta affermando: nel 2014 sono stati raccolti 56,8 milioni, anche se il 73% da 4 piattaforme di lending
La ricerca sul crowdfunding in Italia realizzata dall’Università Cattolica di Milano e coordinata da Ivana Pais, rilasciata recentemente, ha messo in luce la progressiva affermazione del crowdfunding in Italia come forma alternativa di finanziamento. Rispetto ad altri paesi, anche vicini a noi come la Francia o la Spagna per non parlare di Germania e UK, siamo ancora a uno stadio iniziale, ma i dati sono incoraggianti.
Rimandiamo alla lettura del documento di sintesi per chi voglia approfondire. Qui vogliamo evidenziare quelli che secondo noi sono i punti più rilevanti.
Le Piattaforme
Sono state censite 82 piattaforme di cui 69 sono attive, cioè hanno almeno una campagna in corso e 13 sono in attesa di essere lanciate. Di quelle attive il numero maggiore è costituito da quelle di reward crowdfunding (31) seguite da quelle di donation e di equity (entrambe con 13 piattaforme). Mentre ce ne sono 8 con un modello misto donation/reward e 3 di lending (in realtà non è stata probabimente inclusa nel sondaggio Borsadelcredito.it che ad Ottobre aveva appena lanciato i propri servizi). Infine, c’è da notare l’unica piattaforma mista donation/lending che, presumiamo sia TerzoValore. Si tratta infatti di una piattaforma che consente ad onlus selezionate di raccogliere fondi in forma di prestito da restituire ai prestatori con interessi a tasso legale.
Le Campagne
Nel 2014 sono stati presentati più di 100.000 progetti circa 21.000 approvati, il 30% dei quali, cioè circa 6.300 hanno avuto successo ottenendo quindi i fondi che cercavano. In totale tali iniziative hanno raccolto 56,8 milioni. Ma, attenzione, il 73% sono stati raccolti dalle 4 piattaforme di lending e, in particolare 22,8 dalle 3 di lending puro e ben 20,2 dall’unica piattaforma mista donation/lending che, ripetiamo, dovrebbe essere TerzoValore.
Il restante 27%, cioè 13,8 milioni, se li suddividono le altre 65 piattaforme e, in particolare,
- 7,1 quelle di puro reward,
- 3,6 quelle miste reward/donation,
- 1,6 quelle di equity (in realtà nel frattempo a oggi arrivate a 2,9) e
- 1,3 quelle di puro donation
Purtroppo non sono forniti i dati relativi alle dimensioni medie delle campagne finanziate per tipo di piattaforma. Il dato complessivo ci dice che il 91% delle campagne finanziate ha avuto una dimensione compresa tra 1000 e 10000 euro. Si tratta però di un dato poco significativo per la diversissima configurazione e obiettivo di raccolta delle iniziative in funzione del tipo di crowdfunding, lending, equity, reward o donation. Sappiamo per esempio che ad oggi le campagne di equity crowdfunding finanziate hanno avuto una dimensione media di €294.000, certamente di uno o due zeri superiore a quelle di reward o di donation.
I donatori/finanziatori
Vale quanto detto, per le campagne. La ricerca non ci presenta il dato disaggregato per tipo di piattaforma. E, comunque, il dato complessivo ci mostra che sono stati 857.000 gli Italiani che hanno dato i loro soldi a iniziative attraverso crowdfunding e che il 30% di loro ha donato o finanziato più di una volta.
Inoltre, abbastanza sorprendentemente dal nostro punto di vista, bel il 34%, cioè 257.000 persone hanno elargito mediamente più di €1.000 e il 24%, addirittura più di €10.000!
E’ un peccato non avere il dato disaggregato. Sappiamo solo, dalle nostre osservazioni dirette, che per l’equity crowdfunding ci sono stati 338 investitori i quali, a testa, hanno investito in media circa €8.600.