Il MEF ha presentato il libro verde sulla competitività dei mercati finanziari. Tra le leve proposte, c’è anche la tokenizzazione degli strumenti finanziari, a partire dalle obbligazioni
Il Ministero delle Finanze ha presentato lo scorso 2 Marzo a Roma, il “La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita”, con una serie di soluzioni finalizzate al rilancio dei mercati finanziari, come, per esempio, la semplificazione delle quotazioni, una consistente riduzione di oneri regolamentari di matrice esclusivamente nazionale, la razionalizzazione del sistema regolatori. Lo scopo è di azzerare o se possibile migliorare il gap competitivo con altri paesi del UE.
Il Libro Verde è stato promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per accelerare il processo di riforma del mercato dei capitali italiano e accrescere l’attrattività del sistema Italia, sostenendo la crescita e gli investimenti, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Lo sviluppo del mercato dei capitali rappresenta infatti una leva strategica a sostegno della finanza pubblica, facilitando l’afflusso di risorse private e favorendo la realizzazione degli investimenti in settori come la digitalizzazione, l’innovazione e la sostenibilità che sono al centro degli obiettivi strategici del PNRR italiano.
L’evento è stato aperto dai saluti introduttivi del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e vi hanno preso parte tra gli altri il Direttore Generale del Tesoro, Alessandro Rivera, e il Dirigente Generale della Direzione Regolamentazione e Vigilanza del Sistema Finanziario, Stefano Cappiello.
Le misure e le iniziative discusse nel Libro Verde sono a costo zero, non prevedendo oneri per la finanza pubblica rappresentano leve che non sono di esclusiva competenza governativa ma piuttosto si inquadrano in una cornice “di sistema”, che include iniziative di molteplici attori (istituzionali e di mercato), su piani diversi: da quello delle regole nelle sue varie articolazioni (norme primarie, secondarie, autoregolamentazione) a quello applicativo e delle prassi amministrative e di giustizia.
Il Libro Verde, che sarà in consultazione pubblica fino al prossimo 25 marzo sul sito del Dipartimento del Tesoro, è frutto di un gruppo di lavoro promosso dal MEF, al quale hanno aderito e attivamente partecipato referenti istituzionali, autorità di vigilanza, operatori di mercato.
Tokenizzazione delle obbligazioni come prima fase di test
Uno dei quattro capitoli riguarda la finanza digitale: è allo studio l’introduzione in una prima fase di un regime normativo a carattere transitorio che consenta l’applicazione delle tecnologie DLT solo ad alcuni strumenti finanziari a circolazione limitata, le obbligazioni emesse dalle S.p.A.. Per mitigare i possibili rischi legati alla sottoscrizione di questi prodotti digitalizzati da parte delle fasce più vulnerabili della clientela, in questa prima fase tali strumenti finanziari potrebbero essere emessi e circolare solo tra investitori professionali.
L’introduzione di tale regime transitorio consentirebbe, lato imprese, di iniziare a sfruttare il potenziale delle nuove tecnologie e di acquisire conoscenze preziose sull’uso della DLT e, lato legislatore e Autorità di vigilanza, di individuare gradualmente i profili di maggiore criticità e le esigenze di aggiornamento della regolamentazione vigente.
In una seconda fase sarebbe poi definita la cornice normativa volta a consentire, a regime, l’emissione e la circolazione in forma digitale di tutti gli strumenti finanziari.
“Consob e Banca d’Italia hanno assunto decisioni coraggiose”, riferisce l’avvocato Alessandro M. Lerro, fondatore di AVVOCATI.NET e presidente del comitato scientifico di Assofintech. “L’Italia adotterà un regime nazionale per gli strumenti finanziari sulla tecnologia dei registri distribuiti che sta alla base della blockchain (DLT Distributed Ledger Technology), partendo in via sperimentale dalle obbligazioni, introducendo così una fase transitoria destinata ad individuare eventuali criticità e le migliori modalità per il regolamento degli asset in valuta di Banca Centrale”.
AVVOCATI.NET proponeva da tempo fasi di sperimentazione proprio sugli strumenti obbligazionari, che per loro natura meglio si prestano al test di compatibilità con l’ambiente DLT. La misura, che si inquadra nel cosiddetto Pilot Regime lanciato dall’Unione Europea, si affianca a una serie di altre iniziative per facilitare l’utilizzo delle cripto-attività in vista dell’entrata in vigore del relativo Regolamento Europeo (MiCAR).
Tra queste, è appena stato pubblicato il Decreto Ministeriale che prevede l’iscrizione all’Organismo degli Agenti e Mediatori creditizi (OAM) per gli erogatori di servizi funzionali all’utilizzo, allo scambio, alla conservazione di valuta virtuale e alla loro conversione da, ovvero in, valute aventi corso legale o in rappresentazioni digitali di valore. Si tratta di una misura che consente la costruzione di adeguati presidi per la lotta al riciclaggio, depotenziando alcune tra le principali riserve contrapposte allo sviluppo delle valute virtuali e delle tokenizzazioni, contribuendo al relativo sdoganamento.