Il passaggio delle quote da Neva Finventures a Intesa Sanapaolo è motivato dalla valenza strategica dell’equity crowdfunding per il gruppo bancario torinese
Intesa Sanpaolo ha rilevato dal suo corporate venture capital Neva Finventures la sua quota del portale italiano di equity crowdfunding BacktoWork. Neva Finventures aveva investito 4 milioni di euro in aumento di capitale per una quota di minoranza di BacktoWork nel giugno 2019.
Il passaggio delle quote da Neva Finventures a Intesa Sanpaolo Spa (capogruppo) è determinato dalla valenza strategica e industriale che questa partecipazione ha per il gruppo bancario torinese, interessato a puntare sempre di più sull’innovazione a sostegno dell’economia del nostro Paese. Dato che BacktoWork è ritenuta dal gruppo Intesa Sanpaolo una partecipazione di tipo industriale, è stato ritenuto più opportuno portarla nel perimetro della capogruppo anziché in Neva. Anche contando le opzioni di acquisto che Intesa ha nei prossimi anni per salire in maggioranza.
Grazie alle importanti sinergie industriali che si genereranno, la mission condivisa tra BacktoWork e Intesa Sanpaolo Innovation Center è quella di fornire a imprese e investitori, in maniera ancora più efficace, strumenti innovativi e sostenibili in grado di accelerare la loro crescita e il raggiungimento degli obiettivi.
Alberto Bassi, ceo e fondatore di BacktoWork, ha commentato: “Siamo molto orgogliosi della sinergia industriale che il Gruppo Intesa Sanpaolo ha voluto creare con noi. I primi 12 mesi di collaborazione sono stati entusiasmanti e i risultati raggiunti lo confermano, ma è solo l’inizio. Con questa nuova operazione andiamo nella giusta direzione per raggiungere il nostro obiettivo: creare un impatto importante sul mercato, permettendo a startup e pmi di continuare a sviluppare innovazione come volano per la loro crescita e per quella del Paese”.
Chi è BacktoWork
BackToWork24 era stata oggetto di un reverse merger nell’agosto 2018 con Equinvest srl, la società che gestiva l’omonima piattaforma di equity crowdfunding, fondata da Fabio Bancalà con altri quattro soci. A sua volta BackToWork24 era allora da poco di piena proprietà della famiglia Bassi (tramite Ipb Holding), che aveva rilevato dal gruppo 24 Ore il 90% del capitale che ancora non possedeva. BacktoWork24 spa era stata acquisita da Equivest srl che era stata poi ribattezzata BackToWork24, mantenendo così la caratteristica di startup innovativa. La nuova BacktoWork24 era quindi controllata con il 30% ciascuno da Alberto Bassi e da Fabio Bancalà (fondatore di Equinvest), mentre il resto del capitale era distribuito per il 15% tra i manager di Equinvest e BackToWork24 e per il resto tra gli altri azionisti-investitori di Equinvest. A valle dell’operazione con Neva Finventure, i vecchi soci si sono diluiti in maniera proporzionale.