Il portale di lending crowdfunding immobiliare Italy Crowd dal 11 novembre sarà costretto a offrire i progetti in Club Deal stante il ritardo nel processo di autorizzazione UE
Il prossimo 11 novembre, la piattaforma di lending crowdfunding immobiliare Italy Crowd, come molte piattaforme di crowdfunding, subirà il blocco temporaneo del servizio di raccolta crowd dei progetti immobiliari, fino a quando Consob verificherà e autorizzerà il suo adeguamento ai sensi del nuovo Regolamento Europeo sul crowdfunding.
In un comunicato, la società ha annunciato che il Cda ha dunque deciso di tornare a proporre alla propria clientela la soluzione del club deal, con la quale aveva operato per 5 anni prima di adottare il sistema Lemonway diventandone Agente di pagamento.
La piattaforma ad oggi ha finanziato 44 progetti, raccogliendo più di 4 milioni di euro, grazie a oltre 2.000 investimenti.
Quando nel gennaio 2015 Italy Crowd debuttò portando per la prima volta il crowdfunding immobiliare in Italia, lo fece proprio attraverso un modello che allora venne definito “ibrido”, oggi più comunemente identificato nella formula del “club deal”. Ovvero, quando un numero non elevato di investitori si uniscono in una cordata al fine di sostenere finanziariamente un determinato progetto, dividendosi successivamente i proventi della vendita.
Attraverso la collaudata formula dell’Associazione in Partecipazione, chiunque potrà valutare i progetti messi a disposizione dai Proponenti di Itali Crowd e sottoscrivere direttamente con loro il contratto.
Anche con questo metodo, l’investitore non dovrà pagare alcun servizio a Italy Crowd, lo farà esclusivamente il Proponente sulle segnalazioni andate a buon fine. Gli utenti, potranno far pervenite i fondi dei loro investimenti direttamente sul conto corrente della società Proponente, e sarà sempre questa a rimborsali direttamente sul loro iban una volta che l’immobile sarà venduto.
“Abbiamo testato e chiuso il primo deal con la formula dell’Associazione in Partecipazione in 4 giorni – spiega il Presidente e Amministratore delegato Augusto Vecchi -, un segnale incoraggiante, considerato che mei prossimi mesi non potremo effettuare raccolte tramite il crowdfunding tradizionale. Parlo di mesi, perché chi ha depositato la domanda di adeguamento a Consob prima di noi, è già alla seconda, se non terza, richiesta di integrazione di documenti. Ci aspettano mesi duri, ma i nostri utenti potranno continuare ad incassare le restituzioni dei progetti in scadenza e valutare di investire nelle proposte immobiliari dei nostri Proponenti. Pensiamo mantenere attiva la formula del club deal, anche quando avremo ottenuto l’autorizzazione in conformità al nuovo Regolamento Europeo”.