Con i proventi della cartolarizzazione, Credimi erogherà finanziamenti con durata di 5 anni e 1 anno di pre-ammortamento a PMI (sia Spa che Srl), società di persone e ditte individuali
La fintech italiana Credimi ha chiuso una cartolarizzazione di prestiti alle pmi italiane. L’operazione permetterà alla fintech di far arrivare 170 milioni di euro di liquidità alle PMI italiane, grazie allo stanziamento da parte di Deutsche Bank di 150 milioni di euro, e al coinvolgimento di Banca Sella – che finanzierà una quota dell’operazione pari a 20 milioni di euro. L’operazione era trapelata sulla stampa nel febbraio scorso. Contestualmente alla sottoscrizione della cartolarizzazione da 150 milioni di euro, Deutsche Bank ha anche sottoscritto anche un pacchetto di warrant, che, una volta esercitati, porteranno la banca a detenere il 2% del capitale della società fintech.
Francesco Rizzo, co-head of Southern Europe Institutional Clients Group di Deutsche Bank AG, ha dichiarato: “La trasformazione digitale del mercato finanziario ha catturato l’attenzione del gruppo Deutsche Bank fina dalle sue prime manifestazioni. Il gruppo ne ha colto subito le potenzialità nonché i possibili sviluppi e si è posizionato gradualmente ai primi posti tra gli operatori globali che collaborano con le fintech di settore, in ambito lending e non solo”.
Ignazio Rocco, fondatore e CEO di Credimi, ha spiegato: “L’operazione con Deutsche Bank A.G., che vede anche il coinvolgimento di Banca Sella, conferma l’importanza della collaborazione tra più attori finanziari per fare arrivare velocemente liquidità a quella fascia di aziende più piccole e con meno risorse a disposizione in questo momento di grande difficoltà. Un aiuto concreto per le imprese italiane, che potranno utilizzare nuovi fondi non solo per far fronte alla situazione attuale ma anche per prepararsi alla ripresa. La cartolarizzazione con Deutsche Bank AG ha per noi un valore particolare perché realizzata con un istituto finanziario estero di primaria importanza che ha creduto nel nostro progetto”.
Con i proventi della cartolarizzazione, la fintech potrà erogare finanziamenti con durata di 5 anni e 1 anno di preammortamento, con un inizio di rimborso previsto per marzo del 2022,. I prestiti saranno destinati a spa ed srl con almeno due bilanci depositati, società di persone (sas e snc) e ditte individuali con almeno due dichiarazioni fiscali. Queste ultime possono infatti ricevere finanziamenti tramite Credimi Subito, il primo prestito digitale per le ditte individuali con un fatturato di minimo 100 mila euro e con almeno due anni di vita. Ignazio Rocco, CEO e co-fondatore di Credimi, aveva anticipato in occasione della presentazione del nuovo prodotto che anche i finanziamenti alle ditte individuali saranno cartolarizzati come già avviene per tutti altri finanziamenti erogati da Credimi, e che una grande banca internazionale è già in pole position per investire nelle tranche della cartolarizzazione.
Ricordiamo che nell’aprile 2020 Credimi ha strutturato la cartolarizzazione Italianonsiferma con Generali, tramite il suo Fondo Straordinario Internazionale lanciato per fronteggiare l’emergenza coronavirus, che sarà anchor investor della tranche junior, con una quota da 10 milioni di euro su un target finale di raccolta di 100 milioni. Nel marzo scorso, invece, la fintech ha lanciato Credimi Start, un nuovo prodotto di finanziamento dedicato alle piccolissime imprese e alle startup, per aiutarle a superare il difficile momento di mercato creatosi per effetto del contagio da coronavirus. A inizio 2020 Credimi aveva lanciato Credimi Capitale Umano, una formula di finanziamento volta a sostenere la crescita delle pmi e dell’occupazione in Italia, lanciata in partnership con Openjobmetis, l’agenzia per il lavoro quotata al segmento Star di Borsa Italiana.
Nel luglio 2019 Credimi ha cartolarizzato un portafoglio di crediti del valore lordo di 13 milioni di euro originati nell’ambito dell’iniziativa Credimi Futuro. Nel corso dell’anno sono stati poi cartolarizzati altri crediti originati sempre da Credito Futuro per un totale di 20 milioni, mentre oltre 40 milioni di euro sono stati originati nell’ambito dell’altra iniziativa di prestito a medio-lungo termine, battezzata Credimi Flexi. Inoltre, secondo quanto riporta BeBeez, Banca Generali nel corso del 2019 ha collocato alla sua clientela professionale un prodotto strutturato con sottostante 60 milioni di euro di crediti a medio-lungo termine a PMI italiane che sono stati offerti sulla piattaforma Credimi. A oggi, Banca Generali sta studiando con Credimi un nuovo impegno di investimento sul fronte dei prestiti a medio-lungo termine alle pmi, sempre per un prodotto da proporre alla sua clientela professionale.
Chi è Credimi
Fondata da Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di BCG, insieme a un team di giovani con esperienza tecnologica e finanziaria, Credimi è attiva nell’invoice financing e nei prestiti alle pmi. Sinora raccolto oltre 18 milioni di euro di capitali dagli investitori, grazie a due diversi round: il primo da 8 milioni in due tranche successive chiuse a febbraio 2016 da noti imprenditori e professionisti della finanza e l’altro da 10 milioni di euro nel settembre 2018, guidato da UV2 (United Ventures sgr) e Vertis Venture 2 Scaleup (Vertis sgr).
Credimi nel 2020 ha erogato la cifra record in Europa di 660 milioni di euro (+40% rispetto al 2019). Grazie alla tecnologia proprietaria di Credimi le imprese potranno ricevere una risposta in soli 3 giorni. Fattore che ha permesso alla società di elaborare e analizzare più di 32 mila richieste di finanziamento e prestare oltre 1,5 miliardi di euro a pmi italiane, diventando il primo digital lender per le imprese in Europa continentale (fonte: P2P Market Data).
Nel maggio 2020 Banca Sella, già attiva nell’open banking, nell’ambito delle iniziative che sta avviando per supportare l’economia e i clienti in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19, ha firmato un accordo con Credimi, nella quale detiene anche una partecipazione. Grazie a questa partnership, Banca Sella potrà garantire ai propri clienti, che svolgono attività economica rientrante nel perimetro previsto dal cosiddetto Decreto Liquidità, tempi ancora più rapidi per la gestione delle domande di finanziamento previste dal decreto, che prevede la possibilità di richiedere un prestito fino a 25 mila euro o comunque non superiore al 25% dei ricavi 2019, con la copertura del fondo di garanzia del 100%.