CharityStars, piattaforma italiana di charity fundraising, entra a pieno titolo nel mercato della vendita di NFT (Non Fungible Token) e dell’arte digitale certificata tramite blockchain
CharityStars, l’innovativa piattaforma italiana di charity fundraising dove aziende, celebrities e privati si incontrano per sostenere cause di beneficenza, attraverso la vendita di esperienze o cimeli unici, ha battuto all’asta un’opera digitale per 63 mila dollari. Lo riferisce BeBeez. L’opera d’arte venduta è Rebirth #19/100 di Beeple, che appartiene alla recente release dell’artista “BEEPLE: SPRING/SUMMER COLLECTION 2021″.
Con questa operazione, CharityStars entra a pieno titolo nel mercato della vendita di NFT (Non Fungible Token) e dell’arte digitale certificata tramite blockchain. In questo modo, la piattaforma intende avvicinare al mercato degli NFT sempre più persone che possono trovare nell’arte digitale una nuova nicchia da cui attingere per arricchire la propria collezione personale. A conferma dell’ingresso di CharityStars nel mercato degli NFT, la piattaforma ha dedicato un’apposita sezione sul sito dove verranno prossimamente messe all’asta importanti opere NFT di artisti di spicco, quali ad esempio Damien Hirst e Bored Ape Kennel Club.
Questo rilascio dell’artista statunitense ha visto protagoniste 11 opere disponibili in più edizioni, alcune delle quali anche in 100 esemplari. Beeple è un graphic designer considerato ad oggi il più noto e affermato artista digitale, conosciuto soprattutto per la sua opera Everydays: The First 5000 Days, venduta all’asta da Christie’s per 69,3 milioni di dollari nel marzo 2021. Si tratta del quarto prezzo più alto mai pagato nel corso di un’asta o di una vendita privata, per un’opera d’arte di un artista ancora in vita al momento della vendita.
Come per ogni asta conclusa su CharityStars, anche nel caso di Rebirth #19/100, parte del ricavato devoluto ad un’associazione non-profit. Si tratta di Adopt The Arts, non-profit statunitense co-fondata nel 2012 da Matt Sorum, ex batterista Guns N ‘Roses e Velvet Revolver, Abby Berman, imprenditrice e attivista, e dall’attrice Jane Lynch, in risposta ai grandi tagli di budget destinati all’educazione artistica e musicale nelle scuole elementari del distretto di Los Angeles.
Domenico Gravagno, amministratore delegato di CharityStars, ha commentato: “Questa prima asta NFT ha superato ampiamente le nostre aspettative in termini di prezzo finale di aggiudicazione dell’opera e del nostro ingresso nel settore dell’arte digitale certificata con la blockchain. CharityStars è da sempre attenta osservatrice di tutto ciò che grazie all’innovazione tecnologica può contribuire ad espandere le nostre possibilità di offrire ai nostri partner nuove modalità di fundraising per sostenere i propri progetti benefici.”
Chi è CharityStars
CharityStars non è una piattaforma di crowdfunding in senso tradizionale. E’ in realtà un sito di aste online, in cui chiunque può acquistare un cimelio appartenuto a una star sportiva o dello spettacolo oppure la partecipazione a un evento o ad una serata in loro compagnia. Il ricavato va alla onlus che ha messo all’asta l’oggetto o l’evento. L’azienda ha uffici in Italia, Regno Unito e Stati Uniti, ed ha collaborato con centinaia di celebrities nazionali e internazionali, supportando oltre 500 non-profit in tutto il mondo, a favore delle quali sono stati raccolti più di 35 milioni di dollari.
La startup, fondata nel giugno 2013 da Francesco Nazari Fusetti, Manuela Ravalli e Domenico Gravagno, aveva raccolto 360 mila euro vincendo la prima edizione della 360by360 Competition organizzata dal venture capital 360 Capital Partners. Nel luglio 2015 CharityStars ha raccolto 710 mila euro da sei nuovi investitori privati (Leopoldo Seralvo, Federico Nordio, Niccolò Ragnini, Luca Carrante, l’ex vice presidente dell’Inter Angelomario Moratti e Gilda Moratti) e ha altresì ottenuto un finanziamento di 290 mila euro da parte di Unicredit, per un totale di un milione di euro di nuova finanza.
Nel gennaio 2018 CharityStars aveva lanciato la criptovaluta AidCoin. La sua ICO (Initial Coin Offering) ha raccolto in 90 minuti ben 16 milioni di dollari da oltre 1.500 sostenitori, raggiungendo, quindi, l’obiettivo di 14.333 Ether, dopo gli 8.333 (circa 4 milioni di dollari) già collocati nel precedente novembre durante la fase di prevendita.