La PMI torinese ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su BackToWork24 per accelerare la distribuzione dei propri prodotti per il monitoraggio strutturale
Dalle grandi opere, come ponti e gallerie, fino alle strutture ferroviarie, gli oleodotti, le tubature per il trasporto dell’acqua, le torri di telecomunicazioni, le torri eoliche e i tralicci, per arrivare infine ai sistemi di monitoraggio del dissesto idrogeologico, la PMI torinese InSensus Project ha sviluppato soluzioni innovative per il monitoraggio strutturale che vantano numerosi ambiti di applicazione.
LA società ha in corso una campagna di equity crowdfunding su BackToWork24 volta ad accelerare la distribuzione dei propri prodotti, a partire da SuperMicron, un sistema “chiavi in mano” dal sensore al software, che permette di monitorare in modo semplice, sicuro ed economico le condizioni delle infrastrutture.
Il sistema funziona grazie alla tecnologia pluribrevettata Smart Skin Sensor, offrendo una risposta sicura e low cost a problemi come il controllo del reale invecchiamento delle infrastrutture, che ogni anno causa ingenti danni economici.
Tra gli altri prodotti dell’azienda, Land Sentinel , un sensore multifunzione stand alone di facile installazione che consente il monitoraggio real time e da remoto dei movimenti del terreno, rappresentando una risposta efficace al problema del dissesto idrogeologico, fenomeno che in Italia – primo Paese europeo per numero di frane, con l’80% di tutte quelle censite– ha proporzioni enormi: secondo le stime, infatti, quasi il 94% dei comuni italiani è a rischio idrogeologico e ogni anno frane e alluvioni causano danni per oltre 3 miliardi di euro.
Per quanto riguarda il monitoraggio delle condutture, InSensus Project srl ha sviluppato Dukto , un sistema rivoluzionario che consente di verificare in tempo reale le condizioni delle condutture esterne o interrate ed è in grado di individuare non solo eventuali perdite e ma anche la loro esatta posizione. Anche in questo caso, il prodotto offre una risposta concreta a un problema estremamente grave: le perdite degli acquedotti italiani, che arrivano fino al 40%.
“Non possiamo sostituire tutte le nostre infrastrutture o modificare la morfologia del territorio” – commenta Melanie Diziol, CEO di InSensus Project srl “ma possiamo monitorarne lo stato di salute per intervenire tempestivamente laddove ce n’è bisogno, garantendo più sicurezza e un maggiore risparmio economico” .
Tutti i sistemi messi a punto dalla PMI torinese hanno il duplice obiettivo di fornire al personale specializzato informazioni sempre aggiornate sulle condizioni delle strutture, in modo da ottimizzare il ciclo di manutenzione, permettendo di mettere a punto strategie a lungo termine e di consentire interventi tempestivi in caso di necessità.
Grazie alla prevenzione non solo si possono evitare gli incidenti, ma anche ridurre al minimo le interruzioni di servizio, estremamente costose.
Investire nel monitoraggio strutturale è anche uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano, che ha deciso di stanziare 450 milioni di euro nel monitoraggio delle infrastrutture, 2,49 miliardi nel monitoraggio dei movimenti franosi e 4,38 miliardi per la gestione sostenibile della rete idrica.
InSensus Project srl ha ottenuto prestigiosi finanziamenti pubblici e importanti riconoscimenti, tra i quali un finanziamento a fondo perduto della Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e ben 3 Seal of Excellence della Commissione Europea. Obiettivo principale dell’azienda per i prossimi anni è crescere: da qui, la decisione di intraprendere la strada dell’equity crowdfunding per trovare nuove risorse.