La PMI Macelleria Zivieri raccoglie oltre 4 milioni con equity crowdfunding su Mamacrowd

Una storica PMI emiliana del food, Macelleria Zivieri, raccoglie 4,2 milioni su Mamacrowd coinvolgendo 232 investitori (e senza il contributo di Azimut)

 

Macelleria Zivieri raccoglie oltre 4 milioni con equity crowdfunding

 

Macelleria Zivieri è una storica impresa emiliana nata nel 1987 nel cuore dell’Appennino Bolognese.

Da sempre improntata sui concetti di tracciabilità della carne, di carne etica e consapevole, tanto da diventare nel 2001 presidio SlowFood carne bovina di razza piemontese, la PMI ha chiuso con grandissimo successo una campagna di crowdfunding su Mamacrowd.

I professionisti della sede di Bologna dello studio legale internazionale Gianni & Origoni (GOP) hanno assistito la Macelleria Zivieri con un team composto dal partner Federico Dettori e dall’ associate Daniele Brizi.

Gli aspetti finanziari sono stati curati dallo studio CST Consulting con i professionisti Alessandro Tomba e Francesco Vittuari.

La campagna di crowdfunding

Il round, che aveva un obiettivo minimo di 2,5 milioni, a fronte di una valutazione pre-money di 18 milioni, lo ha largamente superato raccogliendo quasi 4,2 milioni.

Al contrario di molte delle ultime campagne milionarie su Mamacrowd, Macelleria Zivieri alla raccolta non ha partecipato il fondo di Azimut Alicrowd che, di solito contribuisce in modo determinante alle raccolte di questa dimensione.

Il risultato si deve alla partecipazione di ben 232 investitori, dei quali due hanno contribuito con 1 milione a testa, ma i restanti 2,2 milioni sono distribuiti tra 5 che investendo da 75 a 250 mila euro hanno contribuito per 624k, 18 che hanno contribuito per 874k investendo tra 50 e 60 mila euro, 26 che con 10-30k a testa hanno investito complessivamente 362 mila euro.

I restanti 382 mila euro sono arrivati grazie ad altri 182 investitori  che hanno versato da 500 a 6000 euro per una media ci circa 1.800 euro ciascuno.

Artigianalità e filiera chiusa

La famiglia Zivieri ha sempre creduto che una carne non sia solo un prodotto, ma il frutto di un viaggio che parte dal campo e giunge alla tavola, facendo dell’artigianalità e della filiera chiusa, ovvero del controllo lungo tutto il processo di lavorazione delle carni, i propri punti di forza.

Negli anni, la macelleria diventa un esempio tangibile di come i valori profondi possano guidare verso il successo, portando le sue carni sulle tavole dell’alta ristorazione italiana e nelle case di chi cerca l’eccellenza.

Il risultato di questo processo ci crescita ha portato la società da un fatturato di 450k€ nel 2010 a circa 3mln€ nel 2023.

Con un’operazione di acquisizione condotta nel corso del 2024, il Gruppo Zivieri oggi vanta al suo interno anche un’azienda agricola con un agriturismo sulle colline di Sasso Marconi che dispone di oltre 90 ettari di boschi, pascoli, orto e allevamenti.

La “filiera chiusa” è inoltre ben rappresentata da una serie di presidi strategici. Da un macello collocato in posizione strategica rispetto agli allevamenti e ai laboratori di lavorazione, ai laboratori per la lavorazione delle carni fresche al servizio dell’alta ristorazione e dei privati, a un salumificio artigianale.

Infine non mancano i punti vendita diretti nel cuore di Bologna e in Appennino.

L’utilizzo dei fondi raccolti

I fondi raccolti grazie all’aumento di capitale, verranno utilizzati principalmente (35%) per finalizzare l’acquisto dell’azienda agricola Gusto Agreste e per l’apertura di un nuovo punto vendita a bologna.

Inoltre, i fondi verranno investiti per sviluppare nuove linee di prodotti nonché di realizzare corner all’interno di altre strutture distributive, ma anche per dotare le attività produttive di impianti ad energia pulita.

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