Le parole d’ordine del mercato immobiliare sono flessibilità e sostenibilità. E’ quanto emerge dal International Real Estate Symposium

L’evento International Real Estate Symposium ha visto la presenza di 1500 imprenditori immobiliari e un nutrito parterre di ospiti. Per il futuro si punta a flessibilità e sostenibilità

 

International Real Estate Symposium Milano

 

Dal 29 settembre al 1° ottobre a Milano si è svolto l’International Real Estate Symposium, organizzato da  Andrea Maurizio Gilardoni,

I 1500 imprenditori immobiliari partecipanti hanno potuto ascoltare gli interventi di  esperti e professionisti che hanno affrontato tutti i temi del settore, dal proptech, agli affitti brevi, dall’interior design, allo smart building, intelligenza artificiale, crowdinvesting, costruzioni, ristrutturazioni approfondendo sia il mercato italiano che quello internazionale.

Nel giorno di apertura, si è tenuta una tavola rotonda con la partecipazione di Marco Grumetti, vicepresidente FIAIP – Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Marco Celani, presidente AIGAB – Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, Stefano Betti, Vicepresidente ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, Luisa Crupi, COO di Abitare Co., Vincenzo De Tommaso, PR & Communication Manager di Idealista, Andrea Maurizio Gilardoni, imprenditore, formatore e business angel, Michele Mongello, direttore generale di Gilardoni Corporate, moderati da Jole Saggese, caporedattore di Class CNBC,

Gli ospiti hanno esaminato sotto i rispettivi punti di vista il mercato italiano, confrontandosi sull’incertezza attuale, le questioni legislative riguardanti gli affitti brevi, l’impatto del superbonus e le sue proroghe, l’aumento dei tassi di interesse e i cambiamenti dei prezzi.

Dopo aver superato la volatilità del mercato immobiliare durante la pandemia, si sta iniziando a osservare una fase di normalizzazione degli indici di offerta, domanda, prezzi e mutui.

Tuttavia, l’aumento dei tassi di interesse sta frenando il mercato e nel trimestre estivo si è registrato un calo dello 0,8% degli immobili “usati”. Il futuro del mercato sembra quindi fragile a causa della diminuzione del potere di acquisto e di altri fattori sociali, come il calo demografico e i cambiamenti nella società stessa.

Il messaggio dominante emerso è che per rispondere a queste esigenze mutevoli, sono necessarie competenze trasversali nel settore immobiliare.

Il futuro del Real Estate in Italia

Oggi, oltre alla proprietà, è necessario costruire soluzioni personalizzate che soddisfino le esigenze specifiche delle famiglie, spesso composte da una sola persona.

Inoltre, ci sono questioni importanti legate agli obiettivi di sostenibilità, come la revisione della Direttiva Case Green, che richiede un adeguamento del 15% del parco immobiliare all’attuale classe D entro il 2033.

La prossima generazione di acquirenti è attratta dalle soluzioni abitative “nuove”, che rispondono meglio alle loro esigenze ed evitano i problemi associati alla ristrutturazione di immobili esistenti.

Tuttavia, la decisione sulla proroga del superbonus ha creato difficoltà nella pianificazione delle operazioni nel settore immobiliare, a causa delle proroghe brevi e della dipendenza dalle materie prime e dai prodotti finiti.

Nonostante ciò, gli affitti brevi se visti come uno strumento aggiuntivo per l’imprenditore immobiliare possono essere considerati come una vera e propria soluzione, per anticipare un mercato in cui molte persone sono incerte e hanno bisogno di tempo per decidere di acquistare una casa.

Nel frattempo, gli agenti e gli investitori immobiliari possono adattarsi alla situazione attuale offrendo soluzioni abitative specifiche per soddisfare le esigenze dei clienti. Le tipologie di abitazioni più richieste sono i trilocali tra i 60 e i 100 mq, a volte anche i bilocali.

Il Crowdinvesting

Tra i vari temi, si è parlato anche di CrowdInvesting.

Matteo Conti dell’Osservatorio sul Crowdinvesting del Politecnico di Milano ha raccontato che tale sistema di investimento ha raggiunto quest’anno un +40% rispetto al periodo precedente.

Correlata a questo segmento, è la piattaforma di lending crowdfunding immobiliare Rendimento Etico che, del 2019, ha collezionato oltre 32 mila iscritti, 82 milioni di euro erogati, 264 progetti finanziati di cui 131 restituiti pari a 35 milioni d’investimento resi.

La CEO di Rendimento Etico, Lucijana Lozancic ha dichiarato “Il mercato secondario, le nuove garanzie, la licenza e i rendimenti semestrali sono le novità che ci permetteranno di fare sempre meglio nel mercato. Rendimento Etico sta crescendo, in questo momento di transizione dal vecchio modo di operare al nuovo modo con licenza ci saranno cambiamenti nel mercato che ci permetteranno di fare sempre meglio.”

La tecnologia

La tecnologia sta impattando in maniera molto significativa sull’immobiliare.

Stefano Bellintani, professore del Politecnico di Milano e co-fondatore dell’Italian Proptech Network, ha affermato che il Real Estate deve adottare un approccio sempre più orientato ai dati, utilizzando tecnologie come blockchain, digital twin, big data analytics e metaverso, che permettono di intervenire in diversi segmenti della catena immobiliare e delle costruzioni. Portando così a un notevole miglioramento dell’efficienza e garantendo trasparenza.

Ne sono esempi YurekAI, presentata da Giuseppe Scapola, che ha sviluppato un sistema di supporto agli agenti immobiliari basato sull’intelligenza artificiale, e di ABB per cui Alex Caserini che ha parlato di come lo smart building implica che un edificio dotato di servizi automatizzati in tempo reale e adattivi può generare significativi risparmi economici e migliorare la sostenibilità ambientale.

Anche Klak, il primo human instant buyer in Italia presentato da Massimiliano Marcon, manager dell’azienda, utilizza sistemi proptech tanto che sulla piattaforma è possibile far valutare gli immobili in vendita con un semplice click.

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