Alcune piattaforme italiane di reward crowdfunding si sono attrezzate per portare progetti italiani all’estero. Gli esempi di MusicRaiser e Eppela.
Il reward crowdfunding in Italia inizia ad essere una realtà rilevante, come dimostrano il numero di piattaforme di successo e il numero sempre maggiore di “backers” italiani che sostengono progetti sia in Italia che su piattaforme internazionali.
D’altra parte, se i progetti hanno rilievo internazionale, il bacino di backers italiani non è più sufficiente per sfruttare al meglio le potenzialità del crowdfunding e delle stesse iniziative, con conseguente migrazione dei progetti più interessanti verso piattaforme internazionali. E allora, piuttosto che abdicare a favore di Kickstarter e Indiegogo, alcune delle maggiori piattaforme italiane si stanno attrezzando per fornire servizi in grado di cavalcare attivamente la vocazione internazionale di molte iniziative invece che di subirle passivamente.
Ecco due recenti esempi molto interessanti, e molto diversi tra loro: MusicRaiser e Eppela.
MusicRaiser
MusicRaiser è una piattaforma di crowdfunding dedicata a progetti musicali. Ad appena due anni dalla sua nascita, ha all’attivo oltre 500 progetti musicali italiani e internazionali, interamente finanziati dal pubblico, e vanta una community di oltre 60.000 utenti attivi.
Dopo la ricapitalizzazione dello scorso anno di 350.000 euro ad opera di b-ventures (Gruppo Buongiorno), Key Capital e di un pool di investitori privati, MusicRaiser si appresta al lancio internazionale, arricchendosi di nuove iniziative, diverse dal crowdfunding, e servizi inediti per l’Italia, diventando così a tutti gli effetti una realtà all’avanguardia e competitiva per il mercato mondiale.
Lo “SPECIAL ALBUM PRE-ORDER”, è un servizio che permetterà di monetizzare un nuovo progetto discografico (o di altra natura) quando è ancora in fase di produzione (o in una fase successiva): a inaugurare il progetto ancora inedito per l’Italia e a farne da testimonial è la cantante italiana MEG.
Il “WISHOW” è un servizio offerto agli addetti ai lavori che potranno organizzare senza rischi un concerto di artisti e/o band italiane e internazionali, mettendo in prevendita i ticket necessari a coprire l’investimento, parziale o totale, dell’evento, prima ancora che venga prodotto. La prima iniziativa che aderisce a Wishow è il Diz Festival di Milano. Sarà possibile sostenere il festival acquistando in anticipo l’abbonamento a un prezzo speciale.
Eppela
Eppela è una delle prime piattaforme italiane di reward crowdfunding. In quattro anni la piattaforma basata a Lucca ha finanziato più di mille progetti per €5 milioni e conta 100mila utenti registrati, oltre 12mila visitatori unici e 60 nuove proposte al giorno che riescono già a raccogliere il 10% delle risorse oltre confine.
In collaborazione con Tom’s Hardware, uno dei siti internazionali leader nel mondo tech e hardware, Eppela ha lanciato un’iniziativa, per cui è appena partita la “call”, che consentirà a tre progetti essere selezionati per essere poi presentati negli USA per il fund raising con il supporto di mentoring di Eppela, dal marketing all’investimento sui media. Il piano è ambizioso: riuscire a rastrellare circa 250mila dollari per ciascuna proposta selezionata.
Su Wired, Nicola Lencioni, fondatore di Eppela ha dichiarato: “Con una raccolta complessiva di diversi miliardi di dollari, negli Stati Uniti il crowdfunding è ormai considerato una reale alternativa ai tradizionali canali di finanziamento – racconta il fondatore Nicola Lencioni – uno strumento attraverso il quale le buone idee possono raccogliere i capitali per diventare realtà. Il nostro obiettivo è questo: dare modo alle eccellenze del made in Italy di approdare negli Stati Uniti e dimostrare il loro valore”.