Mukako, e-commerce di prodotti e servizi per la prima infanzia, ha raccolto 1,35 milioni di cui 222 mila con una campagna su Kickstarter
Mukako è una startup innovativa italiana che ha lanciato nel 2015 un e-commerce specializzato in prodotti e servizi per la prima infanzia. Dopo un primo seed round di 500k nel 2016, ne ha lanciato un secondo si chiuso nei mesi scorsi e che ha portato a raccogliere più di 1 milione.
Ma, nel frattempo, le due fondatrici, Martina Cusano ed Elisa Tattoni, hanno anche lanciato una campagna di successo su Kickstarter, che, a fronte di un obiettivo di 50k è riuscita a raccogliere 4 volte tanto, ben 222k.
La campagna era riferita alla pre-vendita dell’innovativo progetto [MU]table, un originale tavolo per bambini ricco di giochi e funzionalità. Grazie al contributo di oltre 900 sostenitori, l’obiettivo iniziale è stato superato in una decina di giorni fino ad superare alla scadenza i 200mila euro. Tra l’altro, la campagna è stata sottoscritta per oltre il 95% all’estero, principalmente in US e Nord Europa.
Il successo ha spinto Mukako a continuare la pre-vendita attraverso Indiegogo InDemand.
Come riporta BeBeez.it, il nuovo round di finanziamento (round A) è stato da 1,35 milioni di euro. Molti investitori sono gli stessi che poco più di un anno fa avevano sottoscritto il seed round da 500 mila euro e cioè molti business angel italiani e stranieri, tra cui Franco Gianera (co-founder di BuyVip Italia) e Paolo Vacchino e Antonio Assereto che reinvestono con la loro FocusFuturo.
Tra i nuovi investitori, invece, compaiono i family office Rancilio Cube e Rancilio Farm e Giovanni Gardelli (monetization manager di Snapchat Los Angeles).
L’offerta di Mukako parte dalla fornitura ricorrente di pannolini, estendendosi poi ad altri prodotti. Come si legge nel sito, lo spunto (così come il nome) viene dalla Finlandia: “in Finlandia le famiglie possono godere di molti aiuti, tra cui la Baby Box, ovvero una scatola di cartone contenente vestitini, giocattoli, e altri prodotti per il bebè in arrivo, che dal 1938 viene offerta dal governo a tutti i neogenitori. La scatola in sé è pensata per essere usata come culla nei primi mesi del bambino. I genitori possono scegliere di ricevere in alternativa al box un importo in denaro equivalente ma quasi nessuno lo richiede, perché il vantaggio oltre che economico, è il risparmio di tempo”.