Soisy è la nuova piattaforma italiana di prestiti tra privati che presenta alcune novità lato investitori. Si rafforza il mercato del P2P lending in cui già operano Smartika e Prestiamoci
Una nuova piattaforma di peer-to-peer lending, dedicata al prestito tra privati, si è affacciata sul mercato italiano. Si tratta di Soisy, startup che ha da poco ottenuto l’autorizzazione da Banca d’Italia a operare come Istituto di pagamento, e che è stata finanziata con 1,3 milioni di euro raccolti tra i fondatori e altri investitori privati (Cesati e la sua famiglia controllano il 30% del capitale), mentre un altro milione di euro è stato incassato grazie alla vincita del bando Smart&Start di Invitalia.
Come dichiarato nel sito, Soisy è una società di prestito tra privati che permette ai propri clienti di prestare soldi ad altri clienti con un rendimento più elevato rispetto a quello offerto da altre forme di investimento. Si tratta di una situazione win-win: gli investitori ottengono un tasso di interesse superiore e i richiedenti di prestito ottengono una rata più bassa.
I clienti di Soisy sono persone private che vogliono investire i loro risparmi finanziando persone reali o che hanno necessità di un prestito e non vogliono affrontare costi, lungaggini e burocrazia di una banca.
Soisy non presta denaro direttamente, ma si limita a mettere a disposizione una piattaforma dove le esigenze degli investitori incontrano quelle dei richiedenti prestito. Operando solo su internet, con un struttura molto snella e senza fare credito, Soisy ha costi molto ridotti rispetto a quelli delle banche tradizionali, che ribalta come prezzi inferiori alla propria clientela.
Ma Soisy ha introdotto anche una novità interessante, un sistema di garanzia dei crediti in caso di default, come spiega Cesati a BeBeez che lo ha intervistato: “Ogni prestatore, se vuole, rinuncia a una quota del rendimento atteso, crescente a seconda del rischio del prenditore, e la versa in un fondo di cui beneficeranno tutti i prenditori. I rendimenti attesi lordi vanno dal 6 all’11%”, ha detto Cesati, aggiungendo che “per partecipare al fondo, l’investitore deve rinunciare a una quota che va dal 2% al 7% del rendimento”. Ciò significa che si tende a un rendimento garantito del 4%, ovviamente nell’ambito della capienza del fondo.
Soisy si aggiunge ad altre due piattaforme italiane di P2P lending che operano da qualche anno nel settore dei prestiti tra privati: Smartika e Prestiamoci. D’altra parte, come riportato sempre da BeBeez, è possibile che in futuro la piattaforma possa erogare prestiti anche a imprese e che tra i prestatori ci possano essere anche investitori istituzionali.