Il CEO della Borsa “tecnologica” americana ha dichiarato che il Nasdaq sta valutando l’opportunità di gestire gli scambi di criptovalute, quando il mercato sarà più maturo
NASDAQ è aperto a diventare un exchange di criptovalute. Non è un problema di “se” farlo, ma di “quando” farlo. La Borsa USA, infatti, sta già fornendo la propria tecnologia a mercati di criptovalute, quindi fare il passo aggiuntivo non sarebbe poi così difficile.
Il sito USA Crowdfund Insider riporta che, parlando recentemente alla CNBC, Adena Friedman, CEO del NASDAQ, è stata intervistata da Kevin O’Leary (del programma TV Shark Tank dedicato alle startup). La Friedman ha detto che è d’accordo con la SEC che le offerte di monete iniziali (ICO) devono essere regolamentate e ha aggiunto: “Sicuramente il NASDAQ nel tempo prenderà in considerazione l’idea di diventare un exchange per le criptovalute“. Inoltre, ha affermato che ritiene come al momento sia uno spazio piuttosto immaturo e che, tuttavia, le valute digitali continueranno a persistere.
La maturazione delle criptovalute è dunque solo una questione di tempo. Commentando la dichiarazione dell’amministratore delegato del NASDAQ, Joseph Weinberg, consigliere speciale del Think Tank dell’OCSE e presidente della Shyft (leader in sistemi di Know Your Customer), ha detto che il Nasdaq dovrebbe diventare un exchange crypto; “… questa potrebbe essere una gran cosa! Il regolamento, ancora una volta, è un enorme ostacolo. È necessario risolvere il problema e creare un modello informato di autoregolamentazione. Con ciò intendo definire le modalità con cui gestire un “marketplace” bitcoin e allo stesso tempo abilitare lo scambio di security token. Le “self-regulatory organization” (SRO) impiegano anni per essere costruite da zero. Non è un processo facile, ma l’entità che ce la fa sblocca il Santo Graal per completare il ponte tra l’ecosistema tradizionale e quello crittografico“.
Weinberg ha specificato che esiste una distinzione tra marketplace crypto e scambi di security token. “Tuttavia, poiché è tutto nella stessa classe di attività, un exchange corretto dovrebbe comprendere entrambi. I token crittografici presentano una tonnellata di casi limite nel modo in cui funzionano, il che rende i modelli molto diversi dal modo tradizionale di concepire gli scambi“.
Yo Kwon, CEO di Hosho (una delle maggiori società mondiali specializzate nella sicurezza dei sistemi basati su blockchain) e co-fondatore dell’exchange crypto Coinsetter (acquisito nel 2016 da un altro exchange, Kraken), ha sottolineato quanto sia brillante e auspicabile per un mercato borsistico tradizionale come il NASDAQ sfruttare la sua esperienza con exchange crypto esistenti come Gemini (un partner di NASDAQ): “Ci sono sfide importanti dal punto di vista della sicurezza informatica che devono essere considerate, come la gestione dei wallet e, se NASDAQ ha già un partner in casa che le ha già affrontate, la strada è in discesa. La gestione dei wallet è molto complessa quando si tratta di monete e token che hanno una varietà di funzionalità gestite da smart contract che possono essere più o meno sicuri“.