Partite le campagne di reward crowdfunding per i vincitori della call “Games” di Infinity

Calcio, pugilato e free climbing, sono i temi dei tre progetti per il co-finanziamento di Infinity al raggiungimento del 50% del proprio crowdfunding su Produzioni dal Basso

 

 Infinity Vivaio Italia crowdfunding

 

Storie di calcio, arrampicate su roccia e pugilato. Lo sport è il vincitore di “Games”, la seconda call lanciata da Infinity, il servizio di video streaming on demand, sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso e dedicata al tema del gioco, declinato in chiave ludico-creativa, sociologica, con inchieste su dipendenza e pericoli e agonistica, con il racconto di avventure che si svolgono “sul campo”.

Games è la seconda call for crowdfunding che Infinity propone su Produzioni dal Basso e segue, a distanza di un anno, “Life” del 2017 che ha permesso di finanziare e portare sugli schermi tre documentari dedicati al tema della fuga.

Sono tre i progetti finalisti della call, selezionati tra le numerose proposte pervenute anche per quest’edizione (oltre 50) per originalità, attualità tematica, incisività narrativa e potenzialità commerciali del prodotto.

La raccolta fondi è partita il 5 novembre su Produzioni dal Basso e si concluderà il prossimo 24 gennaio: al raggiungimento della metà dell’obiettivo economico (fissato per tutti a 10mila euro), Infinity erogherà un cofinanziamento di 5mila euro per ciascuna campagna e i docufilm saranno inseriti e, quindi, trasmessi nel palinsesto di Infinity del 2019.

Ecco allora quali sono e cosa narrano i tre progetti scelti.

Vivaio Italia, di Luca Rinaldi– In Italia il vizio di non guardare ai propri settori giovanili è una malattia che coinvolge tutto il movimento professionistico. Cosa pensano i protagonisti del “vivaio Italia”? I calciatori, gli allenatori, gli osservatori che vanno alla ricerca di nuovi talenti? Come lavorano? Cosa fanno per la crescita personale oltre che sportiva e professionale dell’atleta?

Pugni chiusi di  Alessandro Best – Il documentario ha l’obbiettivo di raccontare come lo sport possa essere una grande leva emotiva per riemergere e costruire un nuovo futuro e di mettere in contrapposizione, la vita sportiva e sociale di un pugile detenuto con quella di un pugile “libero”.

Alè di Giada Gentili – “Alè” è la parola più usata nel mondo dell’arrampicata. Il free climbing, grazie a personalità come Alex Honnold, Margo Hayes, Adam Ondra, sta conoscendo un nuovo rinascimento dopo i gloriosi anni ’70.  L’ultima delle imprese ha visto protagonista proprio Honnold, che il 3 giugno 2017 ha affrontato la “più grande sfida nell’arrampicata moderna”, scalando in free da solo (senza corde né protezioni) una via di 900 metri, in meno di 4 ore sul mastodontico El Capitan.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.