Passo avanti del Parlamento sul regolamento UE del crowdinvesting. Ora la palla è del Governo

Il 10 settembre entra un vigore la legge delega per il recepimento del Regolamento UE sul crowdinvesting. Ora il Governo deve varare i decreti attuativi

 

Regolamento UE sul crowdinvesting: passo avanti del Parlamento italiano

 

Lo scorso 26 Agosto è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge delega N 127/2022 approvata dal Parlamento per il recepimento di alcune direttive europee tra cui quella relativa al Regolamento UE sul crowdinvesting (regolamento UE 2020/1503).

L’articolo 5, infatti, delega al Governo il varo di decreti attuativi che uniformino le leggi italiane ad alcuni principi direttivi contenuti nella legge stessa, la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 10 settembre.

In particolare, le linee guida su cui il Governo dovrà deliberare sono, in sintesi, le seguenti:

  • prevedere che la responsabilità delle informazioni fornite in una scheda contenente le informazioni chiave sull’investimento sia attribuita all’offerente e che ci sia comunque una responsabilità anche della piattaforma sulla completezza delle informazioni e sulla loro comunicazione agli investitori
  • individuare la Banca d’Italia e la CONSOB quali autorità competenti, “avendo riguardo alle rispettive funzioni, anche prevedendo forme di opportuno coordinamento per evitare duplicazioni e sovrapposizioni e ridurre al minimo gli oneri gravanti sui soggetti vigilati”;
  • individuare la CONSOB quale punto di contatto unico con l’Autorità europea;
  • prevedere il ricorso alla disciplina secondaria adottata dalle autorità individuate, sia per l’attuazione del regolamento, sia per quanto riguarda le procedure di autorizzazione semplificate per i soggetti che, alla data di entrata in vigore del regolamento (UE), risultino già autorizzati in Italia;
  • prevedere che le autorità individuate dispongano di tutti i poteri di indagine e di vigilanza;
  • coordinare le sanzioni previste dal Regolamento UE e quelle disciplinate dalle disposizioni nazionali vigenti sull’esercizio del potere sanzionatorio da parte della Banca d’Italia e della CONSOB, e prevedendo, per le violazioni individuate dell’ articolo 39 del Regolamento UE, le misure amministrative e le sanzioni amministrative pecuniarie ivi previste.

La palla, dunque, passa ora al Governo che dovrà intervenire a partire dal 10 settembre, data di entrata in vigore della legge delega. E’ ipotizzabile che lo possa fare l’attuale Governo o, come crediamo, l’onere sarà a carico del Governo che uscirà dalle elezioni del 25 Settembre? E se così fosse, quali saranno i tempi?

Ai posteri l’ardua sentenza.