SuperMicron è un sensore per il monitoraggio delle infrastruttura, sviluppato in Italia, brevettato e già in distribuzione in Italia, India, Germania, Turchia e U.A.E.
Insensus Project è una PMI innovativa con sede a Torino che ha sviluppato SuperMicron, un sistema rivoluzionario, brevettato e finanziato dalla UE, che abbatte i costi di monitoraggio di strutture e infrastrutture.
La società ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su Crowdfundme, con obiettivo minimo di raccolta di 140 mila euro, e finalizzata all’acquisto di ulteriori brevetti e know-how, al set-up della nuova unità operativa e al marketing. La quota di capitale offerta è pari al 2,5% del capitale, per una valutazione pre-money di 5,5 milioni (qui la nostra scheda sintetica).
In Europa ci sono circa 7 miliardi di metri quadrati di strutture ed edifici e più di 5 miliardi di metri quadrati di dighe e ponti e, secondo Markets&Markets, il mercato del monitoraggio strutturale raggiungerà un valore di 1,7 miliardi di euro entro il 2020 con un CAGR pari al 24,7 % tra il 2015 e il 2020.
SuperMicron si inserisce in questa crescita e trova applicazione nell’ edilizia civile, industriale e commerciale, nelle infrastrutture (autostrade, ponti, gallerie, viadotti) e nelle infrastrutture di rete destinate al trasporto di energia, oltre che in altri settori come oil&gas, siti archeologici, automotive, navale e aerospaziale.
Il fulcro di SuperMicron è Smart Skin Sensor, un sensore di deformazione, sviluppato in quattro anni di ricerca e brevettato in Italia e USA (e a breve anche in Europa, India e Honk-Kong, costruito in materiali compositi. Integra un elemento sensibile costituito da fibre di carbonio. Ciascun sensore misura contemporaneamente quattro valori fondamentali per il monitoraggio strutturale: la deformazione, la temperatura, l’inclinazione e l’eventuale attività sismica.
SuperMicron ha già concluso contratti di distribuzione per l’Italia, l’India e per il settore aerospaziale e sta finalizzando analoghi accordi per la Germania, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti e si prevede l’introduzione nel mercato U.S.A. entro il 2020.