Nel corso dell’evento “Il nuovo ecosistema startup”, a Milano è stato presentato il libro curato da Vincenzo E. M. Giardino, venture capitalist e advisor di molte startup
La settimana scorsa a Milano si è svolto un evento dedicato all’innovazione e al mondo delle startup nel corso del quale è stato presentato in anteprima il libro di Vincenzo E. M. Giardino “Storie di Startup dalla A alla Z” edito da Egea.
Nel libro, curato da Vincenzo E. M. Giardino e con una prefazione di Corrado Passera e una postfazione di Andrea Zorzetto, attraverso la voce di autorevoli stakeholders dell’ecosistema startup, si racconta la visione del fare impresa innovativa adottando una chiave espositiva non convenzionale e fuori dagli schemi.
Le ventisei storie riportate nel libro offrono un mirato approfondimento pratico sulle principali tematiche del mondo startup, il tutto accompagnato da insights, casi pratici e falsi miti di chi, per primo, ha contribuito alla nascita di questo settore. Ciascun capitolo, è dedicato alla più ampia platea di startupper, top management, appassionati di innovazione e professional, ed è scritto da un key player del settore, come Dattoli (Talent Garden), Mauro (Primo Space Fund), Pandian (StartupGym, Supermercato24), Tinacci (Casavo), Magnifico (LVenture), o da referenti di istituzioni come CDP, EneaTech, Istituto Italiano di Tecnologia) e di big corporate come H-Farm, Accenture e A2A.
Nel corso dell’evento di presentazione, l’imprenditore e investitore seriale Francis Morandi ha condotto, di fronte ad un pubblico composto da oltre 100 rappresentanti della scena dell’innovazione italiana una tavola rotonda dedicata all’ecosistema startup.
L’autore Vincenzo E. M. Giardino, venture capitalist e advisor di molte startup, ha delineato la “necessità di creare l’ecosistema startup, fondamentale per poter avere un impatto tangibile e generare valore per il nostro futuro e per quello dei nostri figli”, ribadendo la necessità di “una sinergia nuova tra i soggetti coinvolti nel modello innovativo, che permetta uno sviluppo concreto e rapido delle eccezionali risorse italiane in termini di talento e tecnologie”.
Corrado Passera, ex Ministro e attuale founder e CEO della “startup” Illimity, ha ricordato che “il ruolo della regolamentazione è fondamentale, ma è anche importate l’attitudine del regolatore. Nella nostra esperienza di creazione e sviluppo da zero di un modello innovativo di banca come illimity, il regolatore è stato un rigoroso facilitatore”.
L’idea di cross-contamination con nuove modalità e sguardi anche fuori dai nostri confini è stata confermata dal secondo speaker Andrea Zorzetto, Managing Partner di Plug and Play Italy, che ha sottolineato come l’Italia sia “un Paese ad altissimo potenziale, che si appresta ad una crescita importante nei prossimi anni se riuscirà a coniugare i metodi dell’open innovation/innovazione aperta alle eccellenze industriali del nostro Paese”. Mentre il Prof. Giancarlo Giudici, Direttore dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, ha citato i dati dell’Osservatorio, appena presentati, il raggiungimento di quasi un miliardo di euro di raccolta del Crowdinvesting.
La seconda parte della serata è stata dedicata ad una startup challenge a cui hanno partecipato 6 promettenti realtà del panorama italiano. Ogni startup ha avuto la possibilità di presentarsi al pubblico presente all’evento (Operatori Istituzionali, Angel Investor, Private Equity, Venture Capital, Professionals, Startupper di successo), con un pitch della durata di 4 minuti, seguiti da altri 4 minuti di Q&A. Vincitrice della competition è stata Energy Dome, rappresentata durante l’evento dal Business Development Manager Francesco Oppici, che ha convinto la giuria grazie alla propria tecnologia di raccolta di energie rinnovabili tramite la trasformazione energetica della Co2.