Crowdcube e Seedrs, i due giganti storici dell’equity crowdfunding, hanno comunicato che l’antitrust inglese (CMA) ha bloccato la loro fusione (ma si riservano di contestarla)
L’antirust UK, Competition and Markets Authority (CMA), ha pubblicato ieri il parere provvisorio sulla proposta di fusione tra Seedrs e Crowdcube che dimostra la volontà dell’authority di bloccare la transazione.
Crowdcube e Seedrs, le due maggiori piattaforme di equity crowdfunding britanniche ed Europee, avevano annunciato di aver concordato una fusione nell’Ottobre scorso, un’operazione che consentirebbe di creare il più grande mercato di private equity “democratizzato” del mondo. Crowdcube e Seedrs insieme ritenevano infatti che con la loro unione, migliaia di aziende e milioni di investitori avrebbero avuto la possibilità di trarre benefici ancora maggiori grazie alle sinergie delle due piattaforme in termini di competenze, servizi e rendimenti offerti.
Ma l’antitrust si è messa di traverso, suscitando la ferma reazione delle due piattaforme.
In una nota comunicata via email agli iscritti, il CEO di Seedrs Jeff Klinsky e il Presidente e fondatore Jeff Lynn hanno dichiarato: “Siamo profondamente delusi da questi risultati e siamo fermamente in disaccordo con l’opinione della CMA secondo cui si tratterebbe di una transazione anticoncorrenziale. Crediamo fermamente e senza riserve che questa fusione avrebbe un esito molto positivo per le piccole imprese britanniche, contribuendo a fornire finanziamenti vitali per migliaia di aziende ambiziose in futuro. Stiamo valutando i risultati della CMA e considerando i nostri prossimi passi“.
In un’analoga nota ai propri iscritti, Darren Westlake, CEO e co-fondatore di Crowdcube ha sinteticamente dichiarato: “La CMA ha ora condiviso le sue conclusioni provvisorie e, con nostro grande rammarico, ha rilevato preoccupazione relativamente alla concorrenza concludendo che il blocco della transazione potrebbe essere l’unico modo per affrontare il problema. Siamo ovviamente profondamente delusi dalla decisione della CMA“.
Crowdcube ha registrato livelli di crescita molto elevati negli ultimi 12 mesi e la sua posizione finanziaria risulta molto solida dopo i ricavi record nel 2020 e due trimestri consecutivi di redditività. “Continuiamo a investire nelle nostre persone e nei nostri prodotti – prosegue Westlake – e ci aspettiamo di essere nuovamente redditizi nella prima metà del 2021, con un livello senza precedenti di aziende europee di alto profilo destinate a raccogliere fondi con noi nelle prossime settimane“.
Nel primo trimestre del 2021 Seedrs ha realizzato una crescita del fatturato di oltre il 100% su base annua rispetto al primo trimestre del 2020 (che è stato di per sé un trimestre molto forte) e la piattaforma prevede che la pipeline per il secondo trimestre supererà gli obiettivi. “E mentre gran parte di queste entrate continua a provenire dalle nostre campagne di raccolta fondi primarie – aggiungono Klinsky e Lynn – il nostro mercato secondario e le campagne secondarie stanno crescendo rapidamente e, poiché le prime annate del nostro portafoglio continuano a maturare, stiamo assistendo a più uscite a multipli più alti che mai, il che significa che abbiamo generato più ricavi nel solo primo trimestre del 2021 rispetto a qualsiasi anno precedente“.
La fusione tra le due maggiori piattaforme di equity crowdfunding, avrebbe creato un colosso da diverse centinaia di milioni di raccolta, e, certamente, un leader assoluto nel loro Paese di origine. Ma la competizione si sta sempre di più spostando sul Continente e, probabilmente, lo scopo reale delle due piattaforme era proprio quello di unirsi per affrontare da leader anche quel mercato.
Ultim’ora – In una email agli iscritti di questa mattina, Klinsky e Lynn hanno comunicato che Seedrs rinuncia definitivamente alla fusione: “Facendo seguito al nostro messaggio di ieri sui risultati provvisori della CMA, volevo condividere con voi che abbiamo deciso di terminare la nostra fusione con Crowdcube. Siamo in disaccordo con il punto di vista della CMA, ma data la scarsa probabilità che cambino idea a questo punto, abbiamo concluso che non ha senso continuare la battaglia. Tuttavia, ci eravamo preparati per questa possibilità e siamo lieti di annunciare che abbiamo concordato un nuovo round di finanziamento per l’azienda. Data la forza delle recenti prestazioni dell’azienda, saremo in grado di utilizzare questo round per tornare alla nostra ricerca di importanti iniziative di crescita. Condivideremo a breve tutti i dettagli del round“.