I portali di lending crowdfunding immobiliare nel 2023 hanno raccolto 137 milioni contro i 91 del 2022, con 411 progetti finanziati. Ma la crescita poteva essere anche più elevata
Continua la crescita impetuosa del lending crowdfunding immobiliare in Italia. Secondo i dati del nostro Osservatorio di Crowdfunding Buzz, nel corso dell’anno appena concluso, i portali di lending crowdfunding specializzati nel real estate hanno raccolto più di 137 milioni, il 50% in più rispetto al 2022, quando la raccolta era stata di 91 milioni.
I driver della crescita del lending crowdfunding immobiliare
La crescita è imputabile sia all’incremento nel numero di progetti finanziati, sia alla raccolta media per campagna.
Le campagne di successo sono state 411 nel 2023 a fronte delle 335 nell’anno precedente, mentre la raccolta media è cresciuta da 274 mila euro nel 2022 a 334 mila nell’anno appena trascorso.
Ma l’incremento è dovuto, in parte, anche all’incremento degli investimenti che, se nel 2022 erano stati 53 mila, sono passati a 60 mila nel 2023. Ininfluente, invece l’investimento medio, che è sostanzialmente rimasto costante (€3.200 nel 2022 e €3.100 nel 2023).
Tassi d’interesse e durata dei prestiti
I tassi d’interesse offerti dai proponenti, nel 2023, sono leggermente diminuiti dal 10% al 9,8%. Un riduzione che, seppur minima, sorprende tenendo conto dell’aumento generale del costo del denaro.
Peraltro, il tasso medio offerto spazia dal 8,2% al 12,1%, a seconda delle piattaforme (e, naturalmente, dei progetti).
E’ invece sensibilmente aumentata la durata media dei prestiti, passata da 11,8 mesi nel 2022 a 12,5 mesi nel 2023. Anche qui con una certa variabilità che va da 8,5 a 12,7 mesi in funzione delle piattaforme.
Le performance delle piattaforme
Recrowd, piattaforma leader già nel 2022, ha raccolto 69,5 milioni più che raddoppiando i 32,2 del 2022 e aumentando considerevolmente la sua dominanza del mercato. Se, infatti, la sua quota nel 2022 era pari al 35%, nel 2023 ha raggiunto la maggioranza assoluta con il 51%.
Diventano invece 4 le piattaforme che hanno superato i 10 milioni di raccolta (erano state 3 nel 2022): a Recrowd, Rendimento Etico e Trusters, già sopra i 10 milioni nel 2022, si è aggiunta Bridge Asset.
Rendimento Etico è l’unica la cui raccolta si è contratta dai 24,3 milioni del 2022 ai 19,2 del 2023. Trusters è invece cresciuta da 15,3 a 16,3 milioni e Bridge Asset ha fatto un consistente balzo in avanti, passando dai 4,9 milioni del 2022 ai 13,2 del 2023.
Subito dietro il quartetto di testa, segnaliamo Leone Investments che, lanciata nel 2022, l’anno scorso ha raccolto 4,4 milioni.
Le altre 12 piattaforme che hanno chiuso con successo almeno una campagna nel 2023, hanno raccolto complessivamente 14,6 milioni rispetto ai 13,5 del 2022, con una quota di mercato complessiva, quindi, del 11%.
Il peso dei ritardi nella concessione delle autorizzazioni al nuovo Regolamento UE
La raccolta del lending crowdfunding italiano, con molta probabilità, avrebbe potuto essere anche più elevata.
Ricordiamo che il 10 Novembre scorso è entrato in vigore il nuovo regolamento europeo sul crowdfunding che imponeva tassativamente alle piattaforme di ottenere l’autorizzazione per continuare ad operare dopo tale data.
Il grave ritardo con cui le istituzioni italiane hanno recepito le nuove norme ed emesso i regolamenti attuativi (maggio 2023!), hanno innescato un ingolfamento dei processi autorizzativi in capo a Consob e Banca d’Italia, dovuti anche, ci risulta, a richieste di tipo organizzativo e procedurale non previste (nemmeno dallo stesso regolamento europeo).
Il risultato è che ad oggi delle 17 piattaforme di lending crowdfunding immobiliare solo 5 sono state autorizzate: Recrowd, Rendimento Etico, Trusters, Leone Investments e Crowdlender (gruppo Opstart). Non sappiamo peraltro se tutte le 17 piattaforme hanno presentato la domanda di autorizzazione.
Tornando ai numeri, nei mesi di Novembre e Dicembre 2023, la raccolta è stata di 14,8 milioni contro i 20,8 degli stessi mesi del 2022 (il 30% in meno).
Al contrario, nei 10 mesi precedenti (da gennaio a ottobre), la raccolta era stata pari a 122,5 milioni rispetto ai 70,9 milioni dello stesso periodo del 2022, con una crescita, quindi, di ben il 70%.