Per lanciare una campagna di crowdfunding internazionale Kickstarter e Indiegogo sono certamente le piattaforme più affermate. Ma quale scegliere?
Kickstarter e Indiegogo sono senza dubbio i due giganti mondiali del reward crowdfunding. In particolare, per le campagne che si propongono di finanziare progetti e iniziative. Se parliamo di personal fund raising dovremmo includere anche GoFundMe.
Un progettista che volesse lanciare una campagna internazionale si troverebbe molto probabilmente di fronte al dilemma, scelgo Kickstarter o Indiegogo?
Il sito americano The Crowdfunding Formula da un paio d’anni tiene aggiornata una pagina in cui regolarmente mette a confronto le due piattaforme. Poiché ci sembra uno strumento veramente utile, ne forniamo un estratto ai nostri lettori.
Schema di finanziamento
Probabilmente la più grande differenza tra le due piattaforme è il loro approccio alla raccolta dei fondi e a quando li si ottiene. Kickstarter rilascia i fondi solo dopo che la campagna raggiunge il suo obiettivo (all-or-nothing); Indiegogo offre anche l’opportunità di scegliere se ricevere comunque i fondi anche se non si raggiunge l’obiettivo (keep-it-all). Come promotore è molto meno rischioso lanciare una campagna con un finanziamento flessibile (e ottenere così i fondi immediatamente), ma non bisogna dimenticare che se si è promesso qualcosa in cambio tale promessa va mantenuta, indipendentemente da ciò che si raccoglie. Dal punto di vista dei sostenitori, invece, il finanziamento fisso (all-or-nothing) è la modalità più attraente e viene vissuta come molto meno rischiosa al momento della decisione. Ma Indiegogo offre entrambe le opzioni, quindi un punto in più.
Copertura Media
I media amano Kickstarter che ottiene così una maggiore copertura rispetto Indiegogo. La ragione di questa infatuazione è l’immagine che si è creato Kickstarter di un rigoroso controlla della qualità. Le campagne di KIckstarter in genere offrono prodotti di qualità superiore così che i giornalisti non devono frugare campagna per campagna per trovare una storia interessante in mezzo alla “spazzatura”. Ciò significa che su Kickstarter una campagna ha più probabilità di raccogliere un po’ di copertura stampa. Un grande vantaggio. E un punto per Kickstarter.
Elaborazione dei pagamenti
Dal 4 ottobre 2016 Indiegogo ha iniziato a supportare sia Paypal che Stripe (carte di credito) per l’elaborazione dei pagamenti. Prima, c’era solo Paypal e Indiegogo ha sempre avuto un po’ di problemi (a Paypal non piace la gente che accetta fondi per prodotti che devono ancora essere realizzati). D’altra parte, Stripe è molto più accomodante e sembra capire realmente il crowdfunding. Poichè Kickstarter ha solo Stripe, mentre Indiegogo presenta entrambe le opzioni, il punto lo segna Indiegogo.
Video Hosting
Kickstarter utilizza il proprio video sharing, Indiegogo utilizza Youtube e Vimeo. Mentre ci sono alcuni vantaggi e svantaggi ad avere un proprio servizio di hosting video, una cosa è certa: Youtube è il secondo più grande motore di ricerca ed offre grandi opportunità di marketing per attirare nuovi utenti. Ecco, questo significa prendere due piccioni con una fava: più visite sul vostro video Youtube eseguito su Indiegogo, significano anche un buon posizionamento su Youtube Se si raggiunge un pubblico che condivide e commento il video, poi, ancora meglio. In caso contrario, forse vale la pena di chiedere a tutti di commentare il video, perché Indiegogo presenta tutte queste interazioni sulla tua pagina di crowdfunding, e se non appare nessun commento potrebbe essere un disincentivo per i sostenitori.
Fees
Prima, Indiegogo applicava due tipi di fees: 4% se si raggiungeva l’obiettivo e il 9%, se nel caso di un finanziamento flessibile. Tuttavia, l’approccio è stato cambiato nel luglio 2015 e ora è applicata una tariffa flat del 5%, allo stesso modo di Kickstarter, che si raggiunga l’obiettivo o meno. Per i progetti di raccolta fondi personali d’altra parte, Indiegogo non ha fees, ma dato che non ci stiamo concentrando sul personal fundraising, per quanto riguarda le fees il voto è pari.
Payment Processing
Le spese di gestione delle commissioni di pagamento sono praticamente identiche (3-5%).
Livelli di ricompense
Indiegogo ha imposto un limite di 20 livelli di ricompense, Kickstarter no (almeno per i primi 50). Nella maggior parte dei casi, 20 livelli di ricompense potrebbero essere più che sufficienti per attirare i sostenitori, ma se volete organizzare qualcosa di estremamente creativo, è sempre bello averne la possibilità. Quindi questo giro va a Kickstarter.
Remarketing
Remarketing (o retargeting) è un potente strumento per mostrare gli annunci (ad esempio gli annunci di Facebook) ai visitatori che hanno già visitato il vostro sito web. Funziona con l’inserimento di un codice (cookie) nella vostra pagina web, che rileva tutti i visitatori creando così un pubblico definito di persone che hanno visitato una pagina web specifica, cui vengono proposte i vostri banner quando visitano un altro sito. Indiegogo permette ai progettisti di inserire il cookie e di creare così un pubblico di remarketing, mentre Kickstarter no. Il punto lo abbiamo dato a Indiegogo, ma c’è un nuovo servizio di Kickstarter, denominato Easy Retarget, che consente di beneficiare del remarketing anche per le campagne su Kickstarter.
Ed ecco per finire, la tabella riassuntiva di TheCrowdfundingFormula