Riferimenti Normativi

Il Crowdfunding è una modalità di finanziamento innovativa e, come tale, non sempre è stata ancora inquadrata giuridicamente in modo specifico negli ordinamenti dei vari paesi.

E’ soprattutto l’Equity Crowdfunding a richiedere una normativa specifica in quanto promuovere offerte al pubblico che comportino l’acquisto di quote societarie, conduce il risparmiatore ad effettuare investimenti illiquidi e, dunque, ad alto rischio. Si tratta quindi di sollecitazione del pubblico risparmio che ogni Paese gestisce in modo relativamente diverso e le cui regole rischiano di essere controproducenti per la natura dell’Equity Crowdfunding. Alcuni Paesi come l’Italia, quindi, hanno emesso norme apposite.

Riferimenti normativi sul Crowdfunding in Italia

Nel Giugno del 2013 Consob ha emanato il regolamento per l’equity crowdfunding. Esso fa riferimento ad una legge del 2012 che istituisce le Startup Innovative, uniche a poter raccogliere capitali attraverso l’equity crowdfunding, e detta le regole con cui una piattaforma viene autorizzata. Successivamente, altri provvedimenti hanno ampliato le possibilità di accesso. Ecco una serie di riferimenti utili.

Per quanto riguarda il Lending crowdfunding (o Marketplace Lending), Banca D’Italia ha emanato un provvedimento che, di fatto, riconosce e norma questa forma di finanza alternativa.

Per quanto riguarda il Donation crowdfunding:

Riferimenti normativi sul Crowdfunding in Europa

In Europa ogni paese sta trattando il crowdfunding in maniera diversa. ECN e altre organizzazioni stanno lavorando per trovare un denominatore comune in grado di armonizzare in futuro le varie normative.

Riferimenti normativi sul Crowdfunding in USA e nel mondo

Negli USA la SEC ha definitivamente approvato il regolamento nel maggio 2016, fondato su una legge (il JOBS Act – Jumpstart Our Business Startups Act – del 2012) che ne costituisce le fondamenta. Mentre prima era possibile investire in società non quotate attraverso piattaforme ma bisogna dichiarare di essere investitori qualificati, ora, a certe condizioni, tutti possono investire. In altri Paesi come la Nuova Zelanda, invece, l’equity crowdfunding è stato regolamentato.

 

 

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