La crisi di liquidità dovuta al Covid-19 ha messo il luce la capacità del Fintech e del lending in particolare di rispondere con più rapidità ed efficacia, anche in collaborazione con le Banche
In un recente post sul proprio blog. la piattaforma di P2P lending per le aziende BorsadelCredito.it ha evidenziato come il lockdown abbia accresciuto la necessità delle imprese di ricevere liquidità e di riceverla velocemente e come il FinTech, per la sua natura di strumento rapido e flessibile, ha saputo per primo rispondere a questa richiesta in maniera efficace.
L’Osservatorio sul Working Capital realizzato da CRIBIS e Workinvoice, realizzato nel corso del lockdown su un campione di 84 mila PMI con fatturato tra 2 e 50 milioni di euro, ha stimato il fabbisogno finanziario per tutto il 2020 in oltre 45 miliardi, con maggiori difficoltà per commercio all’ingrosso, manifattura di prodotti metallici, non metallici e il segmento del tessile ed abbigliamento.
Il settore del lending alle imprese è stato certamente quello che ha fornito il maggior supporto nel minor tempo, creando dei canali di finanziamento ad hoc. Ricordiamo qui alcuni esempi relativi alla stessa BorsadelCredito.it, October con Fundera, Credimi.
Inoltre questa crisi ha messo in luce l’esigenza di strumenti digitali da parte delle aziende che si sono trovate a dover continuare la loro attività da remoto.
Il FinTech è stato anche uno dei settori che ha potuto rispondere meglio a questa necessità, e questo vale per tutte le sue sotto categorie: poiché si basa su procedure interamente digitali, ha consentito di operare nel pieno rispetto del social distancing.
L’evoluzione del FinTech in Italia
Secondo Borsadelredito.it, la definitiva consacrazione potrebbe avvenire nel prossimo anno grazie ad una sempre più stretta e diffusa collaborazione con gli istituti di credito tradizionali.
Il Covid-19 ha infatti messo in luce il gap nel modello distributivo delle banche e renderà molte di esse ancora più inclini ad accelerare il percorso di trasformazione digitale mediante partnership con chi detiene le chiavi della tecnologia, a partire proprio dalle FinTech.
La collaborazione risponde a un’esigenza reale del mercato: sono sempre di più le imprese e i professionisti che cercano una soluzione alternativa alla banca tradizionale per le proprie specifiche necessità in termini di attività finanziarie quotidiane e di accesso al credito.
La tendenza sarà quindi quella di accorpare diversi servizi digitali in un’unica piattaforma di fruizione, in modalità banking as a service: questo consentirà alle imprese di avere una customer experience di qualità superiore.