Smartika, piattaforma italiana di lending crowdfunding, punta a erogare prestiti per €16 milioni nel 2015

Smartika, una delle due piattaforme italiane di prestiti tra privati, ha erogato prestiti per 17 milioni in 3 anni e punta a erogarne quasi altrettanti nel solo 2015

 

Smartika

Abbiamo spesso detto su queste pagine di quanto il social lending (o lending crowdfunding o peer to peer lending) sia la formula di crowdfunding che nel mondo sta avendo di gran lunga più successo. Abbiamo anche messo in luce come in Italia, purtroppo, siamo ancora parecchio indietro.

In realtà, nell’ultimo anno e, soprattutto, dall’inizio del 2015, due piattaforme italiane di lending peer to peer dedicate ai prestiti tra privati, stanno riscuotendo un crescente successo: Smartika e Prestiamoci.

Nei giorni scorsi il sito SmartMoney, di Startup Italia, ha parlato di Smartika con il suo fondatore Maurizio Sella, aiutandoci a capirne di più.

Smartika è una piattaforma online di social lending che dal 2012 mette in comunicazione chi ha bisogno di un prestito con chi vuole fare un investimento alternativo. In tre anni di attività ha erogato prestiti personali per 17 milioni e mezzo di euro, di cui 8 solo nel 2014.  L’azienda conta al momento sei dipendenti full time, la cui età media è intorno ai 30 anni.

Per diversificare il rischio di credito è previsto che le cifre versate vengano frazionate su diversi destinatari, non finendo mai nelle mani di una sola persona ma, come minimo, di cinquanta (a seconda di quanto si investe). L’esposizione massima per ogni singolo prestito diventa quindi al massimo del 2%.

Si può iniziare anche con 100 euro, “in questo modo diamo la possibilità di farlo anche ai giovani” – ha dichiarato Maurizio Sella a SmartMoney – “nel 70-80% dei casi sono uomini dai 35 ai 55 anni, con conoscenza elevata del settore degli investimenti finanziari.  Alcuni fanno veri e propri piani di accumulo, iniziano con mille euro e poi ogni mese ne aggiungono cento, in questo modo potrebbe diventare anche una riserva pensionistica”.

Chi chiede prestiti ha la stessa età di chi offre il proprio denaro, si tratta soprattutto di uomini che in media chiedono 5mila euro. Un terzo di chi chiede soldi a Smartika lo fa per consolidare i propri debiti, ossia per chiudere una o più posizioni con una banca o una finanziaria. Un altro terzo per spese mediche improvvise e urgenti e il restante terzo per spese più generiche come le ristrutturazioni casalinghe oppure l’acquisto di auto o moto usate.

Secondo Sella il potenziale del mercato supera i 20 miliardi all’anno, cioè l’importo erogato per prestiti personali da finanziarie e banche, e Smartika conta per quest’anno di raddoppiare la cifra prestata nel 2014.

Smartika, per puro scopo sociale, ha anche lanciato un progetto di crowdfunding che vuole portare a Casa Verdi (la casa di riposo per musicisti voluta da Giuseppe Verdi) un prezioso carteggio contenente molte lettere che il compositore si scambiò con un suo caro amico. L’iniziativa sta andando molto bene tanto che sono stati raccolti già 98mila euro dei 120mila richiesti.

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