First Flight è la nuova piattaforma di crowdfunding lanciata da Sony, L’obiettivo è motivare i dipendenti sollecitando loro nuove idee e sviluppare prodotti vincenti testandoli in anticipo
Sony stava accarezzando da tempo l’idea del crowdfunding, ma ora fa sul serio. Come riportato da HDBolg, Sony ha lanciato, per ora solo in Giappone, First Flight, una piattaforma proprietaria che raccoglie i progetti più interessanti e punta sul crowdfunding, con lo stesso meccanismo, il reward based, al quale ci hanno ormai abituati Kickstarter e Indiegogo.
Kazuo Hirai, amministratore delegato di Sony, ha annunciato che le campagne, selezionate con un concorso trimestrale, vengono promosse per incoraggiare nuove idee, non solo per motivare i dipendenti, ma anche per la convinzione che potrebbero rivelarsi business vincenti per Sony. La piattaforma First Flight non promuove esplicitamente il suo rapporto con la Sony. In questo modo, si aiutano i dipendenti ad ottenere una stima accurata del potenziale delle loro idee. Coloro che verranno coinvolti nei concorsi trimestrali avranno diritto ad utilizzare la piattaforma, o se preferiscono, una piattaforma di crowdfunding non-Sony, come Kickstarter e Indiegogo. First Flight funzionerà anche come negozio per la vendita al dettaglio on-line dei progetti che saranno stati finanziati con successo, anche se attraverso altre piattaforme, e comunque solo, per ora, a beneficio dei consumatori Giapponesi.
Al momento la piattaforma presenta tre progetti: FES Watch (già prenotabile a 217€ circa), un perfetto esempio di indossabile che abbraccia l’idea di stile, design e innovazione, affidandosi interamente alla tecnologia ePaper a bassi consumi; Mesh (già acquistabile a circa 49€) e HUIS, un telecomando programmabile per gestire tutti i dispositivi in casa ancora in fase di raccolta fondi (circa 183€ al cambio, siamo quasi al 50% del totale).
First Flight è un’iniziativa inedita per case produttrici del calibro di Sony. Non si tratta infatti di ricevere solo preordini diretti e denaro dagli acquirenti, ma anche di contenere le spese e decidere su quali progetti impiegare maggiori risorse economiche basandosi sulla risposta ricevuta in rete.