Il Report Venture Capital di BeBeez, sugli investimenti in startup e scaleup italiane, rivela che nel 2018 gli investimenti di fondi, business angel e crowd hanno raggiunto 480 milioni
BeBeez.it, sito specializzato in news sul private capital e pubblicato dal nostro editore EdiBeez, ha rilasciato il suo consueto report annuale sul Venture Capital in Italia.
Le startup e scaleup italiane o fondate da italiani hanno annunciato round per 480 milioni nel 2018. I round hanno riguardato 178 aziende, che, dall’inizio della loro operatività hanno raccolto nel complesso 632 milioni. Il dato emerge dal database di BeBeez, BeBeez Private Data, che tiene conto degli investimenti dei fondi di venture ma anche di business angel e altri investitori e dei round di equity crowdfunding (28,3 milioni di euro in totale, escludendo i 7,7 milioni di euro di round relativi a equity crowdfunding immobiliare).
Il database, che nel 2017 aveva censito solo gli investimenti incassati dalle 52 startup italiane partecipate da fondi di venture capital, aveva mappato round a opera di fondi di venture, di business angel e altri investitori (al netto dei round di equity crowdfunding) per un totale di 144 milioni.
Dai numeri emerge anche che in particolare è aumentato il numero delle operazioni a supporto dello sviluppo delle startup di più grandi dimensioni e delle scaleup, cioè delle startup che sono cresciute tanto da riuscire ad attrarre investimenti di dimensioni significative, almeno per il mercato italiano, con round da 3 milioni di euro in su.
Più nel dettaglio, nel 2018 sono 31 le super-startup e le scaleup italiane o fondate da italiani che hanno raccolto oltre 400 milioni, anche se 100 milioni sono stati raccolti dalla sola Prima Assicurazioni, startup insurtech che nel 2018 ha segnato il record di raccolta grazie a un round guidato da Goldman Sachs e Blackstone. Se si conteggiano tutti i capitali raccolti dall’inizio della loro attività dalle scaleup che hanno chiuso round nel 2018, si arriva a poco più di 543 milioni, a indicare quanto abbia pesato la raccolta del solo 2018.
Interessante anche il fronte delle exit. Il numero dei disinvestimenti resta sempre piuttosto basso, ma finalmente si registra un certo interesse da parte dei soggetti industriali internazionali per le nostre startup. Il caso più eclatante è forse stato quello della tedesca TUI Group che ha acquisito Musement. Da segnalare, però, anche un caso di write-off a sua volta eclatante, cioè quello di Mosaicoon, che ha dichiarato default.