La startup del “walkie talkie professionale” chiude la campagna di equity crowdfunding con 222 mila euro, 50% oltre l’obiettivo iniziale. E’ l’ottavo successo per Crowdfundme
La PMI innovativa Alea srl ha chiuso la propria campagna per l’applicazione Talkway raccogliendo €222 mila, 50% in più rispetto all’obiettivo iniziale di €50 mila, grazie a 29 investitori. L’investimento medio quindi è stato di €7.700, piuttosto elevato rispetto alla media dei progetti finanziati con successo sulla piattaforma milanese, che si attestano storicamente sotto i €2.000.
Talkway è un’app professionale Push To Talk con la quale le aziende possono sostituire le radiotrasmittenti tradizionali. È stata studiata per le necessità operative degli utilizzatori professionali ed è arricchita con le prestazioni performanti degli smartphone. Oltre alla funzionalità Push To Talk, Talkway permette lo scambio istantaneo di contenuti, garantisce la geo-localizzazione e offre una piattaforma web per l’attività di supervisione e di monitoraggio da parte della centrale operativa. Gli utenti possono pianificare le attività sul territorio usando la geolocalizzazione e migliorare la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro con la funzione “Uomo a Terra”.
L’applicazione è già utilizzata, tra gli altri, da agenzie di vigilanza privata, dai vigili urbani di una grande città italiana e dalla protezione civile della regione Friuli Venezia Giulia.
Per la piattaforma di equity crowdfunding Crowdfundme si tratta dell’ottava campagna chiusa con successo, di cui ben 5 in questi primi mesi del 2017, superando il milione di euro di raccolta quest’anno e raggiungendo 1,5 milioni dall’inizio della sua operatività.
Continua dunque l’accelerazione del mercato dell’equity crowdfunding in Italia, che ha già finanziato 17 società in 5 mesi contro le 19 di tutto il 2016 (v. infografica di Crowdfunding Buzz), risultato che sarà certamente superato già entro la fine del secondo trimestre, essendo diverse le campagne ancora aperte, in particolare su Tip.Ventures, Crowdfundme e Mamacrowd, che hanno però già raggiunto il proprio obiettivo.