Tifosy, piattaforma UK di crowdfunding dedicato allo sport, è stata autorizzata da Consob

Tifosy Italia SIM è stata autorizzata da Consob a operare in Italia ai sensi del Regolamento UE. La piattaforma, dedicata allo sport, era stata co-fondata da Gianluca Vialli

 

Tifosy autorizzata da Consob

 

CONSOB ha autorizzato Tifosy Italia SIM a prestare il servizio di crowdfunding, ai sensi del Regolamento Europeo (qui la delibera).

Fondata nel 2015 a Londra da Fausto Zanetton, specialista nei settori media, tech e sport in Goldman Sachs e Morgan Stanley, e il compianto Gianluca Vialli, Tifosy è una piattaforma di crowdfunding sportivo autorizzata dalla FCA, la Consob britannica.

Un passato anche italiano

Nel 2018, prima della Brexit, grazie al suo passaporto europeo, aveva ottenuto l’iscrizione all’albo speciale Consob delle piattaforme di equity crowdfunding.

Questo le aveva permesso nel novembre 2018 di collocare il minibond da 2,38 milioni emesso dal Pescara Calcio e quello da 1,5 milioni del Frosinone Calcio nel febbraio 2018.

La Brexit prima e il nuovo regolamento europeo sul crowdfunding, avevano però allontanato Tifosy dall’Italia, che aveva peraltro continuato ad operare con successo in Gran Bretagna.

La costituzione della SIM

Tuttavia, a Dicembre 2021, era stata autorizzata da Consob e Banca d’Italia Tifosy SIM, che aveva aperto un ufficio a Milano, guidato dall’executive vice presidente Marco Re, ex cfo della Juventus (qui l’articolo di BeBeez).

L’ufficio milanese aveva anche l’obiettivo di fungere da hub europeo dei servizi d’investimento offerti da Tifosy in altri Paesi europei.

Il fondo Sport Lending Fund con Fasanara Capital

A fine febbraio 2023, Tifosy Capital & Advisory, la società di consulenza finanziaria che gestisce la piattaforma di crowdfunding, si è alleata con Fasanara Capital, gestore patrimoniale alternativo, per lanciare un fondo di credito, battezzato Sports Lending Fund.

Lo scopo del fondo è investire nei crediti sportivi e in particolare per fornire alle società calcistiche più piccole supporto al capitale circolante acquisendo futuri flussi di reddito come diritti dei media, trasferimenti di giocatori o vendita di biglietti.

Alla sua costituzione, il fondo aveva già raggiunto un soft closing a 250 milioni di dollari a fronte di un hard-cap a 500 milioni (si veda l’articolo di Bebeez).

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