Un report del Politecnico mostra una sostanziale crescita delle società finanziate con equity crowdfunding

Il Cagr delle società finanziate è stato pari al 41% e il valore del NAV è pari 3,81. Emerge da un report del Politecnico su un campione di società che hanno raccolto su Crowdfundme

 

Crowdfundme Politecnico performance società finanziate

 

CrowdFundMe ha rilasciato un report realizzato in collaborazione con gli studenti del Politecnico di Milano, in cui sono state analizzate le performance post raccolta delle startup e PMI che hanno chiuso round di successo sul portale (dalla fondazione a tutto il 2021).

Lo studio ha definito le dinamiche più significative, dall’andamento del valore degli investimenti alla qualità della selezione da parte del team di scouting.

L’analisi, molto approfondita, sfata una percezione negativa ormai piuttosto diffusa sulle PMI italiane che raccolgono con equity crowdfunding.

Le performance finanziarie

Tra i principali risultati, infatti, emerge che il tasso annuo di crescita composto (Cagr) delle società finanziate è stato pari al 41%. Sia PMI che Startup crescono significativamente negli anni successivi alla campagna, con un leggero vantaggio delle Startup, che presentano un CAGR di +47% contro il +34% delle PMI.

Considerando la redditività, una percentuale molto maggiore di PMI rispetto alle Startup registra un EBITDA positivo già prima della campagna su CrowdFundMe. Simmetricamente, più di metà delle Startup deve ancora raggiungere il punto di pareggio sia a livello di EBITDA sia di Utile.

Invece, sembra che le società non siano accurate nelle loro previsioni di crescita. Lo scostamento tra fatturato atteso da business plan e fatturato reale si assesta infatti su valori mediani di -67% per il primo anno, -85% per il secondo e -91% per il terzo. Questo vale per tutti i settori con l’eccezione di Fintech e E-Commerce, che registrano scostamenti inizialmente positivi, poi negativi ma più contenuti.

La copertura mediatica post campagna

Negli anni successivi alle campagne, le emittenti analizzate hanno ottenuto visibilità su testate giornalistiche di rilievo con un valore medio attorno a 2 articoli.

I due casi di maggior successo si registrano nel settore Food, dove Winelivery e Cesarine hanno collezionato rispettivamente 9 e 8 articoli di rilievo.

Solo 31 aziende del campione non hanno ricevuto menzioni sui giornali, mentre non si registrano differenze sostanziali tra le due tipologie di aziende considerate, PMI Innovative e Startup.

Stato attuale e indice di rivalutazione

Sul campione di 103 società, i due estremi si equivalgono: se 8 società sono in liquidazione, altre 8 sono state oggetto di exit (4 IPO e 4 acquisizioni).

Delle altre 87 società, 36 hanno comunque effettuato un ulteriore round di raccolta di capitali  sia privati sia tramite crowdfunding, con un multiplo di rivalutazione medio pari a 3.3. Tra queste società, tre hanno distribuito dividendi negli anni successivi alla campagna.

Il Politecnico sintetizza questi dati in un “indice di rivalutazione emittenti”. Il  “Net asset value” per chi aveste idealmente investito in tutte le campagne su Crowdfudme è cresciuto mediamente di 3.81 volte: 249 punti (contro i 170 punti della media di mercato)

Il CEO di CrowdFundMe, Tommaso Baldissera Pacchetti, ha commentato: “Ringrazio per il lavoro meticoloso e dettagliato il team (Alessia Salvatori, Antonio Sciacca, Benedetta Tabarelli, Gaia Tiberi, Carlotta Tripodi e Edoardo Votta) e il loro tutor, il prof. Giancarlo Giudici. Complimenti a Benedetto Pirro per il lavoro di selezione portato avanti all’interno di CrowdFundMe, assieme a Luca Sellari Franceschini, Gianluca Brigatti e Marco Iovine“.

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