Una nuova piattaforma italiana ha l’ambizioso obiettivo di proporre donation, reward, lending ed equity crowdfunding. L’Equity è in attesa di autorizzazione. Per il lending abbiamo qualche dubbio…
Lo scorso mese di agosto è stata presentata una campagna no profit che ha avuto una forte diffusione sulla stampa nazionale. Si tratta di “Refettorio Ambrosiano”, un’iniziativa promossa dalla Caritas Ambrosiana in collaborazione con lo chef Massimo Bottura e il regista Davide Rampello. Durante Expo Milano 2015, in un prestigioso spazio nella periferia milanese appositamente ristrutturato, 40 grandi chef internazionali cucineranno per le persone inserite nei percorsi di recupero di Caritas Ambrosiana con le eccedenze alimentari prodotte dai padiglioni, trasformando gli scarti in eccellenze. Al termine dell’esposizione universale, il Refettorio continuerà a funzionare con la stessa filosofia. Cuochi di una cooperativa Caritas, facendo tesoro dell’esperienza maturata durante il semestre espositivo, continueranno ogni sera a preparare una cena per 90 persone con il cibo che in città verrebbe buttato il giorno dopo. L’iniziativa viene finanziata anche attraverso una campagna di donation crowdfunding ospitata dalla nuovissima piattaforma UpEurope.com.
La piattaforma UpEurope è stata lanciata da Up Srl, una startup innovativa romana fondata da 2 soci nel 2013, con partnership prestigiose come quella con l’Università Sapienza, e si propone un obiettivo ambizioso: ospitare tutte le forme di crowdfunding, donation, reward, lending ed equity (per quest’ultima, è in corso la richiesta di autorizzazione a Consob).
I progetti, aperti sia alle imprese che alle organizzazioni no-profit, vengono organizzati e classificati, in funzione delle relative caratteristiche, nelle seguenti aree, ad ognuna delle quali è dedicato uno specifico portale:
- Up business: progetti per creare innovazione e valore economico. I finanziatori possono ricevere in cambio premi o la restituzione del denaro prestato;
- Up noprofit: progetti pensati per creare valore sociale. I sostenitori di questi progetti fanno donazioni ricevendo in cambio ricompense simboliche o reali; il portale no profit permette anche il lancio di “campagne continuative” dedicate alla raccolta di fondi per finanziare iniziative durature in ambito sociale.
- Up equity: finanziamento di start up e piccole-medie imprese innovative. I finanziatori diventano soci delle start up. Up ha sottoposto a Consob la domanda per diventare gestore di equity crowdfunding.
- Up contest: è una speciale sezione del portale dedicata alla organizzazione e gestione di contest organizzati in collaborazione con enti, aziende e università.
Ma non finisce qui. Up si propone anche come incubatore ed acceleratore d’impresa.
- La funzione “incubatore” di UP è volta alla valutazione, indirizzo, protezione, lancio, supporto marketing e commerciale di imprese start up e progetti innovativi.
- La funzione di “acceleratore di impresa” offre attività di supporto per le società già operative mentre i progetti innovativi (per i quali non esista ancora una persona giuridica) vengono incubati direttamente da UP.
Si tratta di un’iniziativa decisamente interessante e, come abbiamo detto, anche decisamente ambiziosa. Un aspetto particolarmente innovativo è quello dell’inclusione nel sistema della modalità di lending peer-to-peer che è apparentemente già attivo, quanto meno nel processo di candidatura dei progetti (per ora non ci sono progetti che richiedono prestiti). Ci incuriosisce peraltro che non siano indicate le modalità di selezione dei progetti di lending né se e come venga valutato il merito creditizio e, quindi, come venga garantito l’investitore. Inoltre, non sono indicate da nessuna parte le necessarie autorizzazioni della Banca D’Italia. Nel sito corporate di UP è tuttavia indicato che il capitale sottoscritto ammonta a €100.000 e che è già stato previsto un ulteriore aumento di capitale per €250.000. E’ il preludio all’ottenimento di tale autorizzazione?