Va in overfunding il secondo round di equity crowdfunding di Microcredito di Impresa

La neo-banca online ha raccolto oltre 756 mila euro sul portale Opstart, superando l’obiettivo minimo del 202%, ma punta all’obiettivo massimo di 3,8 milioni

 

microcredito di impresa

Microcredito di Impresa (MDI) ha raccolto oltre i 756 mila euro sul portale Opstart, andando in overfunding del 202%. MDI ha deciso di trasformare la propria attività in una vera e propria banca online, dando vita alla prima banca di microcredito in Italia, motivo per cui ha avviato una campagna di equity crowdfunding su Opstart con un obiettivo di raccolta minimo di 374.500 euro, già ampiamente superato, e uno massimo di 3,8 milioni circa.

Si tratta della seconda campagna di equity crowdfunding per MDI, che nel dicembre scorso ha raccolto oltre 1,7 milioni di euro nella sua campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma BacktoWork. La campagna era stata lanciata il 26 ottobre scorso con un obiettivo minimo di 341.250 euro e una valutazione pre-money dell’azienda di circa 1,75 milioni di euro. La campagna ha portato a una distribuzione di quote pari al 50,12%, spalmate su 69 investitori.

Chi è Microcredito di Impresa

Fondata nel dicembre 2017 e operativa dal 2019, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a operare dalla Banca d’Italia, Microcredito d’Impresa è guidata dal ceo Massimo Laccisaglia (che è anche presidente di i-RFK) e dal direttore generale Diego Rizzato. La società sta vivendo una forte e rapida crescita che l’ha portata al raggiungimento del Break Even Point nel secondo trimestre 2020.

Da ottobre 2018, ha erogato 180 prestiti per 4,5 milioni di euro e ad oggi è attiva in 9 regioni con 40 tutor, ossia professionisti esterni che si occupano sia dell’avvio della pratica, sia del monitoraggio post erogazione.

Quanto al funding, non si ferma alle banche. La società lavora con alcuni fondi di debito che sottoscriveranno obbligazioni per poter mixare la provvista. Microcredito d’Impresa si finanzia a un costo medio del capitale inferiore al 4%, mentre eroga prestiti con un TAN dell’8,5% e un TAEG dell’11,0%.

Microcredito d’Impresa è stata promossa da Francesco Rosetti (ad di Double Consulting srl, società di consulenza direzionale nel settore bancario, parte del gruppo internazionale Expleo), Edit Service srl (società collegata alla UIL, con vaste connessioni nel tessuto sociale e territoriale), Confartigianato Viterbo, Marco Ravaldi (ceo di First Data Italy, Fiserv Group), Diego Rizzato (con esperienza consolidata nel settore bancario e nel microcredito), Novaria srl e Innovative-RFK.

Quest’ultima è una società italiana di investimento in startup e PMI innovative, fondata nel 2017 da Paolo Pescetto, Massimo Laccisaglia e Andrea Rossotti, forti dell’esperienza di Red-Fish Kapital, società che opera nel campo degli investimenti in private equity con investimenti per circa 50 milioni di euro in modalità club deal.

Cos’è il microcredito

Il microcredito alle imprese consiste in prestiti fino a un massimo di 35 mila euro erogati a startup, piccole imprese e professionisti con anzianità inferiore a 5 anni. A oggi esistono 13 società di microcredito vigilate da Banca d’Italia, ma le opportunità di crescita sono importanti, dato che esiste un impianto normativo estremamente favorevole, costituito dal Decreto 17 ottobre 2014, n. 176, attuativo dell’art. 111 del TUB n.176/2014 e dalle disposizioni attuative di Banca d’Italia del 2015, che hanno dato origine a una riserva di credito per un nuovo soggetto specializzato, appunto l’operatore di microcredito, vigilato informativamente da Banca d’Italia.

La norma stabilisce che i micro-prestiti siano assistiti da garanzia dell’80% da parte del Fondo di Garanzia. Ci sono poi altri intermediari iscritti all’albo ex art. 106 del TUB di Banca d’Italia che fanno del microcredito la loro attività principale (per approfondire chi sono i protagonisti del microcredito in Italia si veda qui altro articolo di BeBeez).

 

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